lunedì 14 febbraio 2011

Per Robbi, Max, Claude e Massimo


Cari Amici ,
la presente per dirVi che la Vostra stella di Natale è ancora bellissima! I miei ospiti abituali, quelli che la vedono da dicembre, sono stupefatti: uno di loro (dal pollice verde) è convinto che si tratti di microclima favorevole.
Io, invece, interpreto la cosa come un segno positivo, un evento quasi soprannaturale, anche se, in realtà, so bene che è soltanto stata scelta da un bravo e onesto fioraio.
Comunque sia, io non la sposto mai, nemmeno di un millimetro, perchè ho paura di rompere l' incantesimo; a volte le parlo e l' accarezzo e lei evidentemente ne beneficia. Molto più spesso, però, me ne dimentico: ma so di poterlo fare, perchè, come i veri amici, stoicamente resiste. Quando mi accorgo che il terreno è secco, per farmi perdonare, la annaffio, ma con moderazione, in modo che capisca che mi dispiace
Tanto rigoglìo mi ha fatto salire nella considerazione di quegli amici che, da anni, verificano i miei insuccessi in tema di piante e l' eco della nuova stima è tale che mi sono guadagnata nientepopodimeno che...una pianta di limone!

Poi, a proposito del blog, volevo dirvi che sono contenta di tante forze discese in campo, veramente contenta: ma, come accade sempre quando finisce un periodo (quello di noi cinque nel blog in "attesa" ... degli altri), sono anche un po' malinconica.
E' come se mi trovassi in una stazione e invece che vedere partire un treno vedo partire un pezzetto di vita.
In fondo, a scuola eravamo compagni, ma qui, nel blog, siamo diventati amici.
Ho imparato a conoscere chi tra voi conoscevo meno e ad apprezzare il vostro carattere e a sorridere delle vostre caratteristiche; a provare stima per il vostro spirito curioso che vi ha portato a tante poliedriche conoscenze, a riconoscervi anche attraverso le parole scritte.
Mi sono divertita a identificare l' autore dei commenti prima ancora di leggere chi fosse..
In questi anni non c'è mai stato un vero e proprio incidente diplomatico tra noi, eppure ci siamo detti tutto, senza censure, e anche quando non abbiamo parlato già sapevamo quale fosse il pensiero di ciascuno.. E abbiamo sempre saputo che anche il pensiero più osè era accettabile, perchè magari solo provocatorio o invece in buona fede.
Ecco: abbiamo avuto tutti una grande tolleranza verso l' altro.
A me, questo, è piaciuto davvero molto.
Così, nel tempo, mi è cresciuto il rammarico di non avere avuto con tutti voi molti ricordi legati al nostro liceo, se non appunto il nostro liceo (che comunque non mi pare poco), ricordi che avrei in quantità maggiore se avessi(mo) vissuto quel periodo con maggior disinvoltura e scioltezza..
Però, poichè basta distrarsi un attimo e il nostro presente è già da rubricare come "ieri", sono veramente soddisfatta di poter condividere con voi tutti i ricordi legati a questo periodo "iniziale" di blog e di avere aderito fin dall' inizio, con entusiasmo, alla proposta di Roberto...

Sono certa che anche i nuovi arrivi mi riserveranno tante piacevoli sorprese: come sempre, quando un treno se ne va, uno ne arriva.
E poichè il prossimo è popolato di "galvaniani doc" non posso che scacciare la malinconia: sopra, ci sono loro, ma ci siete ancora anche VOI!
Un bacio ( e un cuore) cadauno.

2 commenti:

Massimo F. ha detto...

Come lo ha definito una volta Roberto richiamando in servizio una sua espressione del passato ? Ah, sì, "erudito cazzeggio" ... ed è piacevolissima questa parentesi ... :-)

claudio ha detto...

Bel post Valeria, un po' malinconico, ma non guasta. E nessun rammarico sui tempi del liceo: credo fermamente che a quei tempi non ci si poteva assolutamente conoscere e comprendere come lo possiamo adesso. Diversamente saremmo cresciuti e maturati invano!