
In attesa del 2010, certa che sarà per tutti noi un magnifico anno...
Lazzi, frizzi, ricordi e serie riflessioni
E’ da un po’ ragazzi che volevo dirvelo, ma quest’ attovagliamento da Ercole mi da un po’ su ai nervi, e vi spiego il perché.
Tutte le volte che parlo con Roberto del blog, redarguendolo perché non scrive mai niente, lui mi dice che ha già sviscerato l’ argomento con Cesco quindi non reputa opportuno riscrivere le stesse cose…Naturalmente, il tutto sarebbe avvenuto durante un attovagliamento da Ercole.
Oggi leggo l’ undicesimo commento al mio precedente post e inorridisco: Roberto aveva indovinato durante un attovagliamento da Ercoleeeeeeeeeeeeeeeeeee?
Claudio, grande assente di cui credo tutti sentiamo la mancanza ( Claude, riscendi in pista, please!), non vede l’ ora di attovagliarsi da Ercole…
Insomma, Ercole diventa il rivale numero 1 del blog!!! A me sta veramente antipatico!
Massimo Parmeggia, vieni in mio soccorso, arrabbiati ( o fingi di arrabbiarti) anche tu….
Non so se siete frequentatori delle mostre di Ferrara. Io sì, le trovo belle e anche comode.
Il lunedì è il mio giorno libero. L’ho scelto proprio perché mi sembra che in tal modo di domenica si prolunghi la festa…Capita che di lunedì, talvolta, io mi ritrovi con degli amici (“pensionati” già da due anni, loro beati!) per qualche escursione culturale…Ferrara è una meta ambita, anche perché di lunedì c’è il mercato e noi donne, si sa, per i mercatini andiamo in solluchero…Il realtà, il gruppetto è tendenzialmente formato da tre persone e l’ unico maschio presente sopporta pazientemente anche la parentesi, più o meno lunga, dedicata agli acquisti…
Ieri l’ altro abbiamo visto i quadri di Boldini, ferrarese d’ origine, vissuto a Parigi nell’ epoca degli impressionisti, grande amico di Degas… E’ lui l’ autore del famosissimo ritratto di Verdi che imperversa in ogni testo di pittura e no e devo dire che, dal vero, le sue opere, e soprattutto i suoi ritratti, sono veramente dei capolavori…
Le mostre a Palazzo dei Diamanti seguono generalmente un percorso tematico, legato agli anni di produzione del pittore o ai tipi, come ad es. i paesaggi, i ritratti, gli interni…in ogni stanza un “tema” … Così, per rendere meno noioso il percorso, al termine della visione delle opere di ogni stanza io decido quale opera mi è piaciuta di più nella stanza e, quel che è peggio, rompo i miei compagni di…disavventura (che la sera tornano alle loro abitazioni riassaporando le gioie del focolare domestico e di quella moglie e di quel marito talvolta bistrattati proprio perché moglie e marito…) esternando loro il mio pensiero, pensiero di cui, dalle espressioni, penso che farebbero volentieri a meno…
A voi, in ricordo della mia bella giornata, voglio regalare il soggetto che mi è piaciuto di più dell’ intero percorso: il bellissimo Donna in nero che guarda il "Pastello della signora Emiliana Concha de Ossa"…
Poiché però andrebbe visto dal vero, vi consiglio di recarvi là…
In attesa di leggere la motivazione, e anche a volere tacere della violazione del principio di uguaglianza (art. 3 Cost)(troppo rilevanti le disquisizioni da fare sulla separazione dei poteri!), sono peraltro assolutamente convinta che la sospensione del processo penale per le più alte cariche dovesse essere disposta con legge costituzionale (art. 138 Cost.) e non con legge ordinaria. Infatti la materia è costituzionale e in base al principio di gerarchia delle fonti del nostro ordinamento non poteva essere modificata con legge di grado inferiore alla Costituzione.
E’ vero che la sentenza di annullamento è stata emessa solo a maggioranza mentre avrei pensato, data l’ evidenza dell’ illegittimità del lodo, ad una unanimità, in senso contrario, peraltro, a quanto voluto dai promotori dello stesso; comunque la questione poteva quantomeno essere controversa… Cosicchè, in tempi non sospetti, non mi sarebbe mai venuto in mente di ritenerla una sentenza politicizzata;
qualunque esito avesse avuto il giudizio della Corte, questo sarebbe stato invece "politico": ma inevitabilmente...Su un quotidiano di oggi si legge che" la rabbia del Premier sia esplosa incontrollabile"(era effettivamente percepibile...) contro il responso della Consulta, fino a coinvolgere anche l' apparentemente incolpevole P.d.R....
Io questa volta sono perplessa: e voi?
Io, invece, parto.
Beh, naturalmente con voi sono in ritardissimo, ma solo oggi apro il blog e vedo il post di Massimo...
La mia maturità è finita ieri e quindi adesso parto io.
Non so se lo sapevate anche voi, ma Leopardi era un estetista e io spero, in inglese, si dice non I hope, bensì "I spere". Il Governo, poi, è formato dai Magistrati……..
Queste le “perle” dei giovani d' oggi…
Per quelle di ieri confido nella memoria di Cesco!
Non so se starò via molto, perchè ho la mia centenaria e amatissima nonna che non sta benissimo, ma ci provo.
A proposito, Claudio, come fare a evidenziare sul Carlino un evento così speciale come il 105esimo compleanno di una nonna ancora lucidissima e in grado di camminare sulle sue gambe?
Vado nelle Marche, in una piccola casa che frequento da sempre...Piccola, sì, ma sul mare (potrei tuffarmici) e con vista Conero...
Se tutto andrà come vorrei, mi rilasserò un po', sperando in qualche giornata di bel tempo...Mi si perdonerà almeno a luglio un po' di incoerenza e, immaginando Massimo in pieno nubifragio, non sono poi così sicura che anche lui non abbia desiderato il sole!
Sole che auguro a Robi & co. nella bella Maremma!
Piccolo neo: nell’ unico fine settimana trascorso là un mesetto fa, mi si è rotta la veranda; nel tentativo di chiuderla, infatti, sono riuscita a mettere fuori uso, definitivamente e con grande maestria, l' ingranaggio di apertura, ma ho finalmente reso improcrastinabile l' intervento riparatore che, altrimenti, avrebbe atteso un ulteriore annetto.
Poiché la veranda vecchia non si apre e prima di settembre quella nuova non verrà montata, mi chiedo se resisterò alla temperatura torrida di una veranda semisigillata su cui batte il sole cocente per molte ore al giorno.
Non credo, ma c’è sempre uno splendido mare in cui tuffarmi! E poi ci sono tanti meravigliosi ricordi….
A proposito di case e di ricordi, vi regalo due belle poesie, che mi sono appena capitate tra le mani.
Sono certa che piaceranno anche a voi.
BUONA ESTATE, AMICI!
la compravendita
Io vendo la casa con tutto quello che per casa
si intende
Tu compri solo un tetto sopra la testa
Io vendo la soffitta piena di piccioni e fasci di luce
che a strisce gialle si insinuano tra le tegole
tu compri uno spazio adatto per gli oggetti superflui
Io vendo tutte le cene con gli amici le loro voci sonore
Tu compri abbastanza metri quadri dove poter sistemare
una cucina italiana dal design moderno
Io vendo la vista sulle colline viola
e trent’anni di raggi di sole moltiplicati per 365 giorni all’anno
senza contare quelli bisestili
tu compri una finestra rivolta a est
Io vendo latte di luna il suo argento fuso
versato sui tetti dei vicini
Tu compri soltanto una veranda adatta per asciugare i panni
Della camera da letto non voglio parlare
per educazione
Ma posso facilmente supporre quello che tu compreresti
Vendo anche il suono nervoso dei miei tacchi che andavano
avanti e indietro avanti e indietro
su e giù
giù e su
mentre aspettavo i suoi passi per le scale
nel soggiorno
Tu compri il parquet di quercia ben conservato
e mi chiedi
quanto costano i ricordi
a metro quadro?
il trasloco
Da me ci si aspetta una decisione tremenda
fare ordine
buttar via le cose superflue
al momento del trasloco
Essere quella che le chiamerà per nome
una dopo l’altra
(Non riesco a sottrarmi all’impressione
che in questo modo si compia un tradimento)
Devo puntare il dito
afferrare con la mano
e mettere da parte
Quella gonna fortunata con la quale andavo
dal dentista e dal ginecologo
quelle scarpe che da sole conoscevano la strada fino a casa
la tenda dietro la quale eravamo
protetti così bene dai lampioni curiosi
Quel tuo consumato maglione Pierre Cardin
che da profugo hai ricevuto in dono dalla Croce rossa
insieme alla lettera piena di buoni auguri
da parte di una famiglia francese
che non ha voluto (che delicatezza) firmarsi
per non obbligarti alla gratitudine
Com’è tremendo essere colui che indica col dito
Poi guardare come gli operai della nettezza urbana
portano via tutti i ricordi
li macinano insieme a quelli degli altri e li portano all’inceneritore
sopra il quale qualche attimo più tardi
si alzerà una colonna grigia di fumo
(cosa mi ricorda tutto questo?)
Le anime dei nostri oggetti ricadranno su di noi
sotto forma di smog urbano
Emetto condanne a morte
Mi sento come un boia
Non so se sarebbe d’aiuto
mettermi in testa un cappuccio nero
come gli altri assassini
affinché gli oggetti non mi riconoscano.
(Jozefina Dautbegovic da Il tempo degli spaventapasseri
TRADUZIONI DI NEVAL BERBER)