giovedì 19 novembre 2009

Cantanti e governanti


In verità ho avuto un mese parecchio impegnativo: oltre all’impegno crescente in tipografia si sono aggiunti problemi di salute dei miei, ma già l’età non lascia scampo a certe cose (86 e 83 rispettivamente), comunque avrei potuto trovare un po’ di spazio per il blog, mea culpa. Riguardo agli ultimi post, che mi sono letto con grande soddisfazione poco fa aggiungo alcune cose. Morandi, beh Morandi appartiene giusto alla mia infanzia, solo lì l’ho amato, poi dal liceo in avanti – e Roberto lo dovrebbe sapere bene – non è più esistito. Sapete bene ora cosa ha attraversato la musica leggera da metà anni 60 a metà anni 90: generi diversi sono cresciuti, sono esplosi e poi magari scomparsi. E negli anni ’70 Morandi ha avuto la sua grande crisi, guarda caso mentre anche l’Italia scopriva la grande musica pop/rock anglo americana. Quale giovane italiano “musicalmente evoluto” (ricordate Alto Gradimento, Ciao 2001 ecc.) poteva mai comprare lp come Gianni 6, Gianni 7, Un mondo di donne, quando oltremanica e oltre oceano usciva roba come Let It Be (Beatles) o Sticky Fingers (Rolling Stones)? Ed era il decennio del massimo splendore di gente come Led Zeppelin, Santana, CSN&Y, Pink Floyd, Eagles e potrei andare avanti per una pagina in quella che fu sì veramente l’epoca d’oro (come creatività, non come profitti ovviamente, della musica leggera). Poi le cose non sono state più le stesse, qualche artista si è ritirato, qualcun altro è morto… e cosa ascoltiamo adesso? Ancora quella musica. Chi riempie ancora gli stadi in tutto il mondo dopo quarant’anni? Gli Stones, magari gli U2. E Morandi è tornato pian piano al successo, coi trionfi dei concerti degli anni ’90 e tuttora, grazie a mamma Rai, sbarca il lunario più che dignitosamente, ma il suo valore artistico per me è inferiore a quello del ricordo di un’infanzia tutto sommato felice davanti a uno schermo in bianco e nero, la sera coi nonni, senza immaginare che Se perdo anche te era solo l’ennesima cover… Ovvio che Valeria non sarà d’accordo con me, ma il blog è bello perché è vario!
Certo che mi piace tantissimo ogni tanto fare una passeggiata per Ferrara, così vicina e così diversa da Bologna. Avete notato quanto la gente là usi la bicicletta? Rischio sempre di venir travolto perché non vi sono abituato e cammino distratto. Il centro è bello anche d’inverno, quando è avvolto dalla nebbia alla sera si potrebbe quasi pensare di tornare al passato, magari a quella misteriosa lunga notte del ’43 così ben celebrata da Florestano Vancini (Se vi capita riguardate il film: grande neorealismo con Gino Cervi e Enrico Maria Salerno ai massimi).
Da uno degli ultimi commenti di Massimo F. mi è sembrato, e non me lo aspettavo da lui, di notare un accenno di giudizio negativo su Nerone. Ora, premesso che forse solo Hitler ha avuto come personaggio storico la cattiva stampa che ha avuto Nerone, questi fu in verità un grandissimo uomo di Stato, amante della poesia e della musica come della scienza e della tecnica. Si fece carico di promuovere le più ardite esplorazioni e l’impero conobbe nei 14 anni del suo regno un periodo di pace, dinamismo, prosperità senza precedenti. Fu sì monarca assoluto, ma governò per il popolo contro le oligarchie che lo sfruttavano e opprimevano. Con la storiografia moderna che si occupa del controllo delle fonti (soprattutto anglosassone, francese, romena: uno dei più importanti centri studi neroniani ha sede a Bucerest), gli autori antichi vanno in effetti collocati nel loro periodo, individuando le loro ideologie, verficando le contraddizioni , le deformazioni e le palesi tendenziosità di cui i soliti Svetonio, Tacito e Dione Cassio sono pieni. Poi verificando la monetazione, i reperti archeologici, le epigrafi, le iscrizioni, i papiri e le circolari dal centro dell’impero alla periferia si guardano i risultati concreti che Nerone ottenne e non ad esempio i suoi gusti sessuali. Facendo questo la sua opera ne viene fuori benissimo, come invece in base ai pettegolezzi di Svetonio o alla faziosità di Tacito torna ad essere il “mostro” della leggenda. Ne avessimo di simili governanti in questi anni confusi e senza certezze!
L’attovagliamento mi sta a cuore a questo punto: mi piacerebbe porre la condizione che ci si trovi tutti, ma so che sarà quasi impossibile. Proviamoci comunque. Un abbraccio a tutti.

13 commenti:

Massimo F. ha detto...

L'accenno polemico era effettivo, ma indotto dal piacere di trovare un qualche motivo di critica a Seneca, così ne ha fatto le spese Nerone per l'immagine che, di lui, è stata costruita nei secoli. Sono d'accordo con te sul fatto che si dovrebbe rivalutare la sua figura. Ho anche letto che Nerone aveva cercato di attuare con i cristiani la politica abituale nei confronti delle religioni aliene, cioè l'inclusività nel Pantheon. Ma furono i cristiani a rifiutarlo, comprendendo che accettando di vedere il loro Dio assieme a tutti gli altri ne avrebbero compromesso la portata rivoluzionaria.

Morandi. No, non solo infanzia. E' vero che io di musica non capisco nulla e non sono affatto "evoluto" :-), ma Morandi rappresenta molto più del bianco e nero anni sessanta. Rappresenta anche la faccia pulita di una generazione, che in parte è anche la nostra, contrapposta alla generazione perduta dei cappelloni, della droga, dello "sballo". Le sue canzoni, sempre pulite, sempre orecchiabili, sempre gradevoli, sono l'altra faccia dell'Italia. Direi l'Italia che lavora e non quella che sciopera, l'Italia che produce e non quella che distrugge.
Forse attribuire tutto ciò a Morandi (un comunista !!!) è troppo, ma la percezione del personaggio è quella, nonostante la sua dichiarata fede politica.

Attovagliamento. A dicembre avrai un lunedì libero ? Magari non per Ercole ... ;-)

valeria ha detto...

Lungi dall’ offendermi, ho trovato molto simpatica la spiegazione di Claudio tra parentesi: Let It Be (Beatles) o Sticky Fingers (Rolling Stones)! Insomma, per i "musicalmente poco evoluti" era quanto mai opportuna, se non altro a rimarcare la "pochezza" di noi così "poco" evoluti…
D’altra parte, anche alcuni film considerati "impegnati" a me danno ai nervi (e mi fanno ridere le critiche astruse che leggo per trovarvi un senso), perché spesso incomprensibili... E come ha detto Massimo (che, per sua esclusiva disdetta, si ritrova ad essere maschilista :-)!) anche davanti a un quadro ciò che alla fine conta è: "mi piace" e "non mi piace"!...
Gianni mi piace.
Ed è assolutamente vero quello che Massimo nel commento precedente afferma...
Ma anche i Beatles mi piacciono. Enormemente.
Battisti mi piace.
L’ heavy metal mi disturba. L’ hard rock pure.
Ma non si possono mettere a confronto generi così diversi!! Un confronto andrebbe fatto tra Gianni e Orietta Berti o Albano o Laura Pausini....
Ragione per la quale rivendico, da musicalmente poco evoluta, un ruolo a Gianni in particolare ma anche, in generale, a tutta la musica leggera: per Claudio, è robetta mentre per me è un genere che, come Nerone, andrebbe rivalutato... e comunque ha una sua dignitosa collocazione.
A proposito di Nerone, vi confesso che sono andata a rileggermi la sua storia ...
E se anche l'immagine iconografica dell'imperatore che suona la lira mentre Roma bruciava è ormai ampiamente superata e considerata inattendibile, quando ho letto che Poppea sarebbe stata uccisa da un calcio al ventre dello stesso Nerone durante una lite, mentre era in attesa del suo secondogenito, ho deciso che per me Nerone è quello che bruciò Roma ... (Sono perfettamente consapevole di portare carne al fuoco... dei meschilisti:-)!)
Un bacione a tutti, in attesa di un attovagliamento...da Valeria ( a dicembre! Cominciate a pensare alla data...)

Roberto ha detto...

Il blog si è rivitalizzato come per magia!!
Il merito è sicuramente di Massimo P.che poi è rientrato, dopo una sortita quanto mai opportuna, nei ranghi.

Molto pregnante il post di Claudio che si fa sempre leggere con piacere e non è mai banale. Su Nerone attendiamo le considerazioni del nostro storico ufficiale....M.P.


Sulla Musica e su Morandi un solo rilievo a CLaudio; d'accordo su quasi tutto e lo sai, ma non diventiamo troppo manichei: La Vale ha ragione:c'e buona musica anche in comparti che non è giusto relegare in fondo alla scala dei valori e Morandi, di cui posseggo un vecchissimo LP, é un ottimo interprete nonchè un musicista preparato.
Saluto anche Max con il quale mi appresto a condividere sofferenze inimmaginabili domani alle 18
ciao a tutti

venerdì, novembre 20, 2009 7:34:00 PM

Massimo F. ha detto...

Ed eccomi di ritorno, pronto a soffrire (almeno soffriremo in poltrona e non sulle scomode seggioline dello stadio, al freddo e in mezzo alla nebbia ... :-).

Noto che, quanto a gusti musicali, condivido quelli di Valeria, anche a me piacciono i Beatles, Battisti e anche Morandi. Poi, magari, non mi dispiace un sottofondo di musica "country" (lascio ad altri commentare questa mia preferenza e malignare sul "perchè" ;-).
E non sopporto heavy metal e hard rock (che per me è solo rumore).

Per l'attovagliamento ... "da Valeria" (grazie per l'invito !) , forse Claudio, prima di altri, dovrebbe fornirci la lista dei suoi "giorni di libertà" ...

massimo p. ha detto...

Chiamato in causa da Roberto su Nerone, qualche breve considerazione:
spesso le fonti scritte su un particolare periodo storico sono invariabilmente univoche (per esempio, tutte le notizie che abbiamo sulle popolazioni germaniche prima del VI-VII secolo sono di fonte latina; nell'Alto Medioevo quasi tutte le cronache sono opera di ecclesiastici, ecc.) : compito, spesso molto difficile, dello storico è provare di leggere fra le righe, oppure cercare, disperatamente, qualche indizio da altre fonti, come ad es,l'archeologia, ma non è facile. Per Nerone, inoltre, al giudizio degli storici classici si aggiunge quello dei successivi storici cristiani, in quanto Nerone è stato uno degli imperatori più odiati anche dai cristiani (peggio di lui solo Decio e Diocleziano) in quanto fu quello che diede inizio alle persecuzioni. Ma effettivamente anche per me Nerone merita la rivalutazione di cui è stato oggetto da parte della più recente storiografia. Del resto, anche altre "anime nere" della storia imperiale come ad.es. Domiziano e Commodo sono state in parte rivalutate. E che dire di Tiberio, senz'altro poco amato da Svetonio ed altri, ma che è stato uno dei più grandi imperatori romani ?

Valeria, non mi meraviglio di certo delle atrocità compiute dai potenti del passato (non solo del passato): prendiamo ad esempio Costantino,il grande Costantino (Costantino il Grande, come è chiamato), ubo dei più grandi imperatori romani. La storiogafia cristiana lo incensa come il più grande di tutti (per ovvi motivi, è inutile stare a ricordarli; lo sappiamo tutti). Addirittura presso alcune chiese cristiane orientali (ad.es. quella georgiana, se non vado errato) fu anche dichiarato santo. Ma il grandissimo, pio e religiosissimo San Costantino fece brutalmente assassinare (credo nel 327) la moglie Fausta ed il figlio primogenito senza alcun apparente motivo, E gli storici ancora si stanno chiedendo perchè.

valeria ha detto...

Ok, Massimo. Sono assolutamente d’ accordo.
E’ sempre molto interessante leggere te e gli altri, davvero: a me piace molto.
La mia, comunque, volutamente, era una battuta "leggera", a sottolineare intanto la mia assoluta inadeguatezza a sostenere qualsiasi tesi in materia (Nerone non mi appassiona ma contestualmente il blog, gestito da tali compagni - credo davvero il fior fiore della 3^ F! - mi da modo di colmare qualche lacuna nell’ immenso mare di lacune che caratterizza le mie conoscenze), ma anche a ribadire che sono più portata all’ approccio dei "valori" che a quello della storia. Va da sé che il mio interesse è "individuale" più che sociale.
Ad esempio, adesso sto leggendo un libro che per me è letteralmente stupendo, perché parla di singoli, di "storie" sì, ma di vita individuale. Non so se potrebbe interessare te e gli altri componenti del blog, ne dubito. Il libro, comunque, si intitola "La solitudine dei numeri primi" ed è la storia delle vite dei due protagonisti, inscindibilmente uniti ma inesorabilmente divisi..."I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell’ infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti tra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi. Certe volte pensava che in quella sequenza ci fossero finiti per sbaglio, che vi fossero rimasti intrappolati come perline infilate in una collana. Altre volte, invece, sospettava che anche a loro sarebbe piaciuto essere come tutti, solo dei numeri qualunque, ma per qualche motivo non ne fossero capaci."
Ciao, Ragazzi.
Il libro mi attende.
Buona domenica a tutti!
P.s. Il Bologna ha vinto o perso? Ieri via Indipendenza era bloccata perché i fan dell’ Inter aspettavano i loro giocatori che alloggiavano al Baglioni. Bah :-)

valeria ha detto...

Ritratto in parte: il libro ve lo consiglio, ma solo quando e se vi troverete in un momento di totale "pace" con voi stessi, perchè è di una tristezza inenarrabile e io, da ieri, ancora ne "sento" l' effetto...

massimo p. ha detto...

per carità, sono già pieno di malinconia; non ho certo bisogno di letture del genere.

Massimo F. ha detto...

Io ho sempre amato il lieto fine nei film, nei romanzi, ovunque ...

valeria ha detto...

Massimo, mi piacerebbe molto sapere perchè sei così malinconico...Il tempo che passa è un buon aiuto alla malinconia, ma ci deve essere dell' altro...e di certo, conoscendoti anche solo un po', non me lo confiderai in un blog. Comunque, la malinconia è uno status ben noto anche a me e al protagonista del libro di cui dicevo...
Cesco, in questo caso non si tratta solo di un lieto fine, ma di una storia diversa vissuta da una prospettiva diversa: i due protagonisti non sono belli ricchi e famosi, ma estremamente problematici (lei anoressica, lui autolesionista)...
Insomma: NON LEGGETELO!
Ma grazie di avere avuto la gentilezza di rispondermi qualcosa.... :-)

Massimo F. ha detto...

No, penso proprio di no ... :-)
Buona giornata.

Roberto ha detto...

Ciao Vale , quel lbro mi aveva già incuriosito quando uscì per il suo titolo originale, e ora, dopo la tua calda recensione credo proprio che lo leggerò così ne potremo parlare al nostro prossimo incontro , un saluto a tutti
roberto

valeria ha detto...

Ciao, Robi.
Ho voglia di sentirti, ti telefonerò al più presto.
Il libro è veramente appassionante, prova ne sia che ne ho almeno altri 4 o 5 iniziati e mai finiti per le mani, mentre questo ho "dovuto" finirlo! Era da un po' che non mi capitava...
BACIONI
Vale