
Mi sarebbe piaciuto augurare a tutti il Buon Natale allo scadere esatto della mezzanotte, ma siccome so di non poterlo fare vi anticiperò i miei auguri adesso e visto che Valeria mi ritiene “l’esperto”, vedrò di tener fede a questa fin troppo generosa attribuzione con un paio di considerazioni interessanti (spero). Perché il 25 dicembre? Per secoli si è dibattuto sulla data di nascita di Gesù Cristo e a lungo si sostenne che la Chiesa abbia voluto “cristianizzare” la festa pagana del dio Mitra che si teneva proprio in quei giorni. In realtà i Vangeli ci danno un importante indizio: Luca ci dice che Zaccaria (il padre di Giovanni Battista) ebbe la visione dell'angelo Gabriele mentre serviva nel Tempio di Gerusalemme durante il turno della classe sacerdotale di Abia, alla quale apparteneva. Quindici mesi dopo nacque Gesù (sei mesi fra il suo concepimento e quello di Giovanni - sempre Luca - più nove di gravidanza). A questo punto conoscendo il calendario dei turni di servizio delle classi sacerdotali, ricostruito nel 2003 basandosi sui rotoli di Qumran (troverete interessanti e complicati approfondimenti cercando un po’ in rete), che stabiliva che la classe di Abia era in servizio nella seconda metà di settembre (fra l’altro gli ortodossi celebrano ancor oggi l’annunciazione di Giovanni il 23 settembre) aggiungiamo 15 mesi ed eccoci al nostro Natale!
Abbiamo poi altri indizi nei Vangeli che ci aiutano a scoprire l’anno di nascita. Chiaramente avvenne durante il regno di Erode (morto nel 4 a.c.). Inoltre nei giorni precedenti la sua nascita era in atto un censimento da parte dell’imperatore Augusto. Censimento identificato probabilmente con quello dell’8 a.c. Quindi sulla base dei Vangeli, le uniche fonti storiche disponibili a riguardo, la nascita di Gesù è certamente avvenuta attorno al periodo 7-6 a.c., qualche anno prima della morte di Erode e nel periodo immediatamente seguente al censimento. Risulta quindi errato il calcolo di Dionigi il Piccolo, approvato da papa Giovanni II, che fece risalire l’evento a 753 anni prima della fondazione di Roma. Quell'anno, stabilito come anno 1, viene tuttora utilizzato per la numerazione degli anni del calendario gregoriano oggi in uso.
Ma tutto ciò non ha nessuna importanza: Natale è quello che noi sentiamo fin da piccoli nel cuore quando scende la sera attorno al presepe, magari cade la neve e i grandi diventano anch’essi un po’ bambini…
Auguroni a tutti
Auguroni a tutti
10 commenti:
Interessante anche questa versione, ma resto attaccato alla scelta "tecnica" del 25 dicembre in sovrapposizione ai Romani Saturnalia.
In tal modo diventa manifesta la continuità della nostra Civiltà che è Romana e Cristiana :-)
Condivido la scelta di una immagine del Presepe ( e Roberto sa anche il perchè ;-).
Ma, soprattutto, condivido la scelta del titolo perchè è, veramente, una notte magica, in cui torniamo un po' (o molto ...) bambini e il naufragar m'è dolce in questo mare ... :-)))
Buon Natale !
Cari bloggers tra un baccanale e l'altro fatemi intervenire sull'argomento : la mia cifra polemica è sempre in agguato cosi' come il mio atavico, oggi un po'sopito anticlericalismo ( per cui pagavo prezzi altissimi in italiano scritto con l'amata prof Cingoli - 4 fisso).E allora a Claude dico che citare i vangeli come fonte "storica" farebbe storcere il naso a più di un addetto ai lavori, diciamo che sono semplicemente una fonte?
A Cesco suggerisco di considerare che le grandi migrazioni e l'elemento germanico che si fuse con l'apparato giurico-anmministrativo di stampo romano-cristiano rappresenta un punto di rottura che lascia molti dubbi sulla presunta continuita'della nostra civiltà cosiddetta occidentale.Non dimentichiamolo!
Civiltà fra l'altro che nasce e si sviluppa sul Pensiero Greco (la stessa religione cristiana è irrorata da quel Pensiero grandioso ( vedi S. paolo) e con forti iniezioni di Islam : pensiamo ad Averroè o a Maimonide e a quanto gli arabi, che soggiornarono in Spagna, e quindi in Europa, per qualche annetto, a quel tempo sapevano di matematica, astronomia e scienza in generale; mentre la nostra "grande" civiltà ancora 500 anni dopo avrebbe condannato all'abiura un certo G.Galilei!!
Auguri ancora e spero di non essere censurato: mi rimetto alla clemenza della corte e in caso di "mala parata" sono disposto a ritrattare tutto!!!
ciao
e ancora Buon Natale
Roberto
Interessanti queste vostre disquisizioni sulla genesi del Natale: a me piace la "ricerca" di Claudio...ma toglietemi una curiosità: sono tutte cose che già sapete o ve le preparate di volta in volta? Resta il dato che i prof siete voi ed io l' allieva, ma vi rassicuro: mi trovo bene in questo ruolo di tutto riposo e alquanto 'arricchente'...:-)
Concordo perfettamente sulla scelta del presepe come immagine più vera e adatta alla magica notte, ma in generale non precluderei altre immagini, ove vissute nello spirito giusto...Che è quello di queste parole di Madre Teresa di Calcutta:
"E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri".
Un bacio natalizio cadauno!
(totale:quattro)
BUON NATALE!
Com'è provocante la tua risposta Roberto...vorrei replicare con un nuovo post, ma per ora limito a due note veloci: dici che la civiltà europea ha forti iniezioni di islam, ma casomai è vero il contrario: è l'islam che nasce da un sincretismo di elementi giudaici e cristiani, a loro volta, giustamente, fortemente imbevuti di pensiero greco. Averroè non fece altro che far scoprire (o meglio, riscoprire) all'occidente cristiano il pensiero aristotelico (e quindi greco); per quanto riguarda Maimonide, beh lui era ebreo, non islamico.
Per quanto riguarda il declino culturale dell'occidente dopo la caduta dell'impero romano ci sarebbe da scrivere un libro : mi limito a dire che gli storici hanno da tempo superato l'immagine trita e ritrita dei "secoli bui", che in realtà non sono mai esistiti:
sono ancora tanti i pregiudizi e stereotipi negativi sul Medioevo, che sono stati da tempo superati dalla moderna storiografia, ma che ancora pervicacemente rimangono nel sentire comune (ad es. la paura dell'anno mille, lo ius primae noctis, la caccia alle streghe e tanti altri). E poi, parlando di cristianità in generale, esiste anche quella orientale e non si può certo dire che nell'alto medioevo quat'ultima abbia atraversato un periodo buio: i secoli d'oro della cività bizantina e degli splendori di Costantinopoli sono proprio quelli dal VI all'XI o anche XII secolo (cioè dall'età giustinianea a quella dei Comneni,con "epicentro" nel grande X secolo, il vero "siglo de oro" bizantino).
Per ora mi fermo qui.
Ancora Buon Natale a tutti.
La Storia dell'Umanità è un intreccio di influenze reciproche, ma quel che conta sono le Radici e se nel tronco della nostra Civiltà si sono innestate le parti migliori delle altre civiltà che si sono con noi confrontate, non le trasforma in qualcosa di estraneo a noi. E che la nostra sia "La Civiltà", lo dimostra il fatto che sono gli altri che hanno il cappello in mano ed è a noi che vengono richieste elargizioni e interventi a favore altrui. Solo per certi atteggiamenti autolesionisti al nostro stesso interno non riusciamo a concretizzare uno sviluppo civile uniforme in tutto il mondo. Come, nel mondo a loro conosciuto, erano riusciti a fare i Romani, anche utilizzando metodi che oggi non sono più possibili ... ;-)
Ma, come ha detto Roberto quando ci siamo visti a pranzo martedì scorso, io sono un Reazionario. E mi piace esserlo, tanto che mi definisco Reazionario (ma non mi offendo se qualcuno mi definisce "Conservatore") nei Valori e Liberale in Economia ... :-)
E adesso torniamo a tavola ... :-)
Buona serata di Natale !
M.
P.S.: ma capita anche a voi che adesso due fette di panettone già vi riempiono quando una volta potevamo mangiarne anche metà senza sforzo ... ? :-)
Velocemente: vedo che l'argomento ha suscitato comunque interesse e sarò felice in futuro di "stuzzicare" la vis polemica dell'amico Roberto. Anch'io naturalmente ho pagato il mio tributo alla Cingoli e mai ho trovato il segreto per salire oltre qualche raro 6/7. Mentre c'erano compagne da 7/8 fisso. La cosa mi fa riflettere... Valeria, le cose che posto le conosco naturalmente già, certo è che una verifica per essere preciso (visto che qui mi confronto con fior di opinionisti) non può mancare perché - retaggio da ex correttore - mi piace cercare di scrivere cose esatte.
Massimo, per me anche una sola fetta adesso può bastare.
Ancora auguri a tutti
Cari amici ritorno sull'argomento per riprendere due temi controversi ma interessanti.
E' un piacere confontarsi con M.P su argomenti su cui è evidente la sua notevole preparazione. Nel mio intervento, provocatorio e affastellato, tanto da forse indurre fraintendimenti, non ho detto che Maimonide non fosse ebreo! l'ho semplicemente ascritto all'area culturale nella quale operò: quella Maomettana: nacque a Cordoba, fu anche medico del Saladino e attraverso i commentatori del suo scritto "Guida dei perplessi" influenzò il mondo ebraico non meno che quello musulmano e cristiano.
D'altronde anche B. Russel nella sua Storia della filosofia occidentale lo inserisce nel capitolo , breve , sulla cultura e la filosofia maomettana, e così conclude : "Gli ebrei lo considerarono eretico e andarono così lontano da incitare contro di lui le autorità ecclesiastiche cristiane......
Riconosco peraltro che sarebbe stato nel contesto più appropriato parlare di Avicenna (dall'undicesimo al sedicesimo secolo considerato in tutta europa come una guida nella medicina)o di altre figure eminenti della civiltà islamica del periodo e quindi mi scuso con M.P. il cui rilievo è appropriato...
Per quanto riguarda le iniezioni di islamismo ..., ho parlato di civiltà occidentale e non "europea". L'islam fu una forza militare e di civilizzazione potente , gli arabi non si cristianizzarono e ruppero per sempre l'unità del mondo mediterraneo.
Inoltre svolsero una fondamentale funzione di transizione tra l'Europa antica e quella moderna conservando l'apparato della civiltà: l'educazione, i libri e la cultura.
La Cristianità intesa come Civiltà europea si costituisce più tardi con l'incoronazione di Carlo Magno nell'800?
un saluto a tutti
Roberto
p.s. non ho ancora assaggiato una fetta di panettone!
Ciao Roberto, grazie della tua intelligente e colta replica ! Ce ne sarebbe da scrivere e discutere sull'argomento !! A proposito, anch'io non ho ancora mangiato una fetta di panettone !! col passare degli anni sto diventando sempre più campanilista e tradizionalista (nel senso di tradizioni culturali e gastronomiche emiliane): né panettone né pandoro, ma il nostro tradizionale pane di natale (detto anche panone): infatti ho in dispensa due pani di natale pronti per essere mangiati: penso di comnciare oggi (non vedo l'ora).
Beh ... siamo abbastanza globalizzati per mangiare quel che più ci piace, anche se non è della nostra terra ... nazionalista sì, ma non così autarchico ! ;-)
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