domenica 14 dicembre 2008

Dopo gli indovinelli: dichiarate il vostro voto !

No, non vi chiedo il voto elettorale, ma quello nel sondaggio.
5 voti, equamente distribuiti tra anni 50 (Massimo P ?), anni 60 (io), anni 70 (Valeria ?) anni 80 (Roberto ?) e anni 90 (Claudio ?).
Ma perchè quelle scelte ?
Confesso che io sono stato incerto fra tre decenni: 50, 60 e 70.
Gli anni 50 perchè sono nato in quel decennio, di cui, peraltro, ho ricordi confusi, più che altro delle singole immagini di quando fino al luglio 1960 abitavo in via de' Fusari (da allora ... sempre dove sono adesso ;-).
Mi ricordo le "inferriate" che continuo a pensare come a sbarre ma che erano solo la ringhiera della porta finestra dalla quale mi affacciavo.
E il "box" dove giocavo, e un gatto pazientissimo cui tiravo la coda e che quando ne aveva abbastanza, invece di graffiare se ne andava dignitosamente.
Gli anni settanta, invece, sono quelli che, per metà, abbiamo passato assieme.
Al Galvani, poi l'università, tutto sommato gli anni della nostra formazione, gli anni in cui ci siamo trasformati da bambini in uomini (e da bambine in donne, of course :-).
Sono gli anni di cui ho una memoria più diffusa, tanti ricordi che a trascriverli ... altro che Commedia (poco Divina !) !
Ma alla fine ho scelto gli anni sessanta.
Gli anni delle elementari e delle medie, ma anche gli anni della "scoperta" del mondo, di una infanzia felice che ha sicuramente influenzato anche il mio modo di essere attuale.
Ma anni creativi, anni di svolta, anni in cui arrivarono i Beatles e la minigonna, la contestazione studentesca e i Colonnelli in Grecia, l'uccisione di Kennedy, la morte di Papa Giovanni e il disastro del Vajont.
Tutto eventi di cui ho ricordo e in relazione ai quali, quando se ne parla (e se ne continua a parlare) io posso riportare non dico una testimonianza "diretta" ma frammenti di ricordi diretti.
E poi la televisione con Carosello e Gian Burrasca, lo Zecchino d'Oro e Giovanna, la nonna del Corsaro Nero, Rin Tin Tin e la Freccia Nera.
E lo scudetto del Bologna: giustamente si scrive con l'articolo determinativo, perchè quello del 1964 resterà "lo" scudetto per eccellenza (vero, Massimo ? :-).
Ecco perchè, per uno zero virgola un nonnulla, per me, gli anni sessanta hanno prevalso sui settanta e i cinquanta.
Ma tutto sommato, i sessanta sono i migliori tra anni tutti "migliori", anche se la mia speranza è che quelli a venire siano, per tutti noi, ancora migliori.

8 commenti:

Roberto ha detto...

Caro Max, io ho votato gli anni 70 perchè sono quelli che ho trascorso nella spensieratezza più totale , con divertimento e alla scoperta dei piaceri della vita:l'amicizia le ragazze, la musica e perchè no la cultura.per me sono stati anni senza ombre almeno fino al 1977.
Questo è l'aspetto soggettivo !
in senso lato però inutile ricordare che per l'italia furono anni assai difficili.
Ricordo bene lo spareggio di Roma vissuto con i miei nella nostra villetta di campagna a San Rocco sull'Appennino io e mio padre attaccati alla radiolina ad esultare.
A proposito non voglio apparirti sfrontato ma una volta potremmo vedere la partita del bologna insieme ?
Che ne dici?hai abbastanza poltrone?
ciao e buona settimana
roberto

valeria ha detto...

Ragazzi, uno scoop!!!
C'E' UNA SESTA PERSONA CHE HA FATTO IL QUIZ!

claudio ha detto...

Io ho avuto qualche dubbio ma alla fine ho votato gli anni 90 perché in essi ho fatto tutto quello che potevo desiderare e sono stati veramente pieni di emozioni e soddisfazioni. Questo collegandoli esclusivamente alla mia sfera personale al di là di come girava il mondo. Certo i vostri ricordi sono anche miei in parte e per quei motivi non posso non amare anche i 60 o i 70. Aggiungo poi che se si potesse prendere un decennio “trasversale”, il periodo 1985/1995 sarebbe la mia scelta perfetta. Ma alla grandissima.
Per quanto riguarda il quiz (avete naturalmente dato la risposta corretta) tenete presente che l’intento non era quello di rilanciare a Roberto o scatenare qualsivoglia gara, l’ho postato solo come esempio di problema in cui non si potesse trovare ausilio in Google o giù di lì.

valeria ha detto...

I miei migliori anni sono tra il 75 e l'85.
Ho amato sommamente gli anni universitari, nei quali ho respirato appieno quella libertà a cui anelo sopra ogni cosa: libertà dal tempo, dalla responsabilità, dal lavoro, dalle ansie,dalla routine, dai vincoli...Ho poi anche amato gli anni in cui ho "sperimentato" le prime esperienze lavorative, che, appunto in quanto "prove", vivevo con leggerezza e piacevolezza. Sono quelli gli anni dei sentimenti più veri e delle amicizie che poi sono rimaste.
Nell' 86 la mia vita si è spezzata in due: ho subìto la perdita della mia amatissima mamma.Dopo, anche i momenti belli sono stati meno belli Potevo cliccare gli anni 50, i 60, i 70 e gli 80, perchè fino a che c'è stata lei tutti gli anni erano "migliori";però, in quegli ultimi dieci, oltre ad amarla, l' ho "conosciuta" , essendo io diventata più donna, ed è forse questo il vero motivo per cui li prediligo...

Massimo F. ha detto...

Beh ... ne ho azzeccate 2 su 4 :-)
Mancano i "perchè" di Massimo P. ma mi sembra che, come prevedibile, vi sia una notevole base comune che, poi, viene modificata in base alle proprie esperienze personali.

Roberto. Certo che puoi. Mi sembrava di avertelo anche proposto durante uno dei rapidi pranzi in cui ci si vede. Ti chiamo in settimana.

Valeria. Ho visto. Chissà ...

Claudio. Però la soluzione più ovvia ha creato dubbi ... comunque hai ragione sulle ricerche in internet: intorpidiscono la memoria :-)

massimo p. ha detto...

Eccomi qua:
perché ho scelto gli anni 50 ? per motivazioni esclusivamente personali: avrei potuto indicare i ’60, ma il gravissimo lutto (la morte di mia madre) che da allora ha influito pesantemente sulla mia vita mi impedisce tale scelta. Avrei anche potuto scegliere gli ’80, quando un lavoro tranquillo e sicuro e la conseguente indipendenza economica mi permisero di vivere finalmente anni sereni e tutto sommato felici, ma……
Ma alla fine, continuo a preferire i ’50: negli anni ho maturato una profonda nostalgia per quegli anni: anni di un’Italia ancora profondamente rurale, arcaica, senza tutti gli orrori degli anni a venire. Anni di pace e tranquillità anche per la mia famiglia, prima dei lutti dei decenni seguenti.
E poi, come detto, degli anni ’50 mi è venuto a piacere un po’ tutto: le automobili, per esempio (stupende !) e il cinema: ormai guardo solo i film di quel periodo, come i grandi noir americani o francesi, la commedia all’italiana, il neorealismo (intendiamoci, questi generi riguardano anche altri decenni, come i ’40, e i ’60: li riferisco ai ’50 solo per semplificare). Recentemente io e mia moglie abbiamo acquistato in DVD tutta la serie dei telefilm di Hitchcock, girati nei ’50 e trasmessi in tv negli anni ’60 (ve li ricordate?) : li abbiamo visti e rivisti tutti . Ho anche acquistato tutta la serie di telefilm “Ai confini della realtà”: ne ho ancora visti pochi (il tempo è tiranno), ma intanto la collezione è lì che mi aspetta; prima o poi riuscirò a gustarmi anche questi.

claudio ha detto...

E come potrei non ricordare quei telefilm Massimo, cose così non se ne fanno più. Personalmente seguivo e ho acquistato le serie di Star Trek. Le prime annate, quelle del mito. E anch'io fatico a trovare il tempo di vedere tutti gli episodi.

Massimo F. ha detto...

Ai Confini della Realtà: anch'io li ho, tutti i 56 dvd serie classica usciti in edicola nel giro di 15 mesi circa :-)
Star Trek, certo e vi ricordate Battlestar Galactica (serie classica, adesso in edicola sta per finire l'uscita della nuova serie) ... e A come Andromeda, lo sceneggiato, il primo di fantascienza realizzato dalla Rai, con una stupenda Paola Pitagora ?
E penso di anticiparvi una "chicca". Pare che il 27 dicembre esca il primo dvd de "I sopravvissuti", la mitica serie inglese (inizialmente trasmessa solo per la TSI (Televisione Svizzera Italiana). E i Maigret di Gino Cervi ? E i Nero Wolf con Tino Buazzelli e Paolo Ferrari ?
Vi assicuro che sono, tuttora, godibilissimi, recitati bene e con una dizione perfetta senza alcun dialetto napoletano o romanesco.
E proprio per tale ragione si comprendeva perfettamente quel che gli attori dicevano ...
Naturalmente, nella mia videoteca, non manca John Wayne ... :-)