giovedì 1 marzo 2012

...e sotto quale stella tra mille anni ci si potrà abbracciare?


E' morto Lucio.
Me lo hanno detto in una classe, alle 13 di oggi. Non volevo crederci e un alunno ha notato i miei occhi lucidi. Che malinconia! irrimediabilmente si volta un’ altra pagina della nostra vita: impossibile non abbinare ricordi, belli o tristi, alle sue splendide canzoni. Sentendo i primi commenti e sentendomi unita a Bologna - che Lucio, come noi, amava tanto - nello sgomento e nella tristezza, mi colpisce in particolare un commento ricorrente: era un uomo buono e generoso, tanto nella musica e nell'arte, quanto per gli amici e le persone bisognose. Un grandissimo cantautore della storia della canzone italiana. Un artista davvero poliedrico. “Caruso”, “4 marzo 1943”, “Futura”, “Cara” , “Canzone”, “Come è profondo il mare”… Uno dei bolognesi più celebri e più amati. Mi piaceva incontrarlo per le vie del centro, con la sua originalità e la sua solitudine, o in San Domenico o in San Petronio: arrivava alla chetichella, faceva la comunione e si dileguava qualche momento prima della fine della funzione. Quest’ estate, l’ho pure incontrato in Chiesa a Senigallia… Era molto credente (una fede cercata, voluta e dibattuta), per questo non mi stupisce leggere che sono stati i frati di San Francesco d'Assisi i primi a dare la notizia della sua morte. Sul sito del Bologna Calcio, di cui Dalla era un grande sostenitore, spessissimo in tribuna al Dall'Ara, traspare l' affetto per " il grande amico e tifoso rossoblù, un bolognese vero, uno dei più grandi artisti che l'Italia abbia mai avuto". E la Virtus, di cui, pure, Lucio era tifosissimo, lo ricorda seduto in parterre a seguire da abbonato le partite del club bianconero… Non parliamo del dolore dell’ amico storico Gianni (“Per me è stata come una coltellata”...)e di tutti gli altri innumerevoli amici del mondo dello spettacolo …
I negozi di via D’ Azeglio (dove abitava) sono tutti in lutto, dalla sua casa escono le note, ora più che mai struggenti, delle sue canzoni e sui social network viene lanciata l'idea di intitolare "anche solo un angolo" di piazza Maggiore al cantautore scomparso...
Anche per me se ne va un amico e… accidenti…com’è triste perdere un altro pezzo della nostra vita, per sempre!

6 commenti:

gaggio ha detto...

Ciao Lucio mi mancherai. Anche se oramai capito a Bologna poche volte all'anno, il 6 gennaio ero nella mia città natale ed ero a pranzo con mia moglie ed un amico alla trattoria di Corte Galluzzi e Lucio era lì, seduto ad un tavolo vicino a noi. Quello che più mi ha colpito della sua esistenza, oltre che ovviamente le sue indiscutibili capacità artistiche che mi sembra superfluo enumerare, è stata la sua capacità di mescolarsi alla gente comune e condividere l'uso dei luoghi in modo molto naturale, da comune cittadino. Vorrei ricordare la comune fede bianco nera, la sua competenza cestistica, ed il suo passato da discreto play maker anche se nelle serie minori. Come l'ho sentito ricordare alla radio da Andrea Mingardi, riusciva ad essere un discreto giocatore di "bala a panirein" a dispetto della sua altezza grazie ad un innato senso del tempo e del ritmo indispensabile per giocare nello sport che amo.

claudio ha detto...

La notizia della morte di Dalla, in linea coi tempi, mi è arrivata su twitter ancora prima che morisse (si fa per dire). Poi al giornale è stato un gran casino, come è giusto che fosse. Non è morto uno qualunque, anche se nessuno a ben vedere è "qualunque". E' morta una piccola parte di noi ragazzi del '56, un po' più giovani di lui ma non tanto. Ricordare una sua canzone ora non avrebbe senso: sono troppe. Credo che lui non vorrebbe che la sua morte fossa presa troppo sul serio. E credo che rimarrà sempre con noi il ricordo di una Bologna, la sua, che vivrà per sempre.

valeria ha detto...

Sono rimasta veramente colpita dalla immensa folla che ha salutato in questi giorni Lucio e dall’ immenso affetto che gli ha tributato. Ieri in via D' Azeglio non si passava e ho dovuto percorrere la via adiacente alla Chiesa di San Petronio se ho voluto raggiungere in tempi relativamente brevi la Piazza...Veramente commovente leggere i messaggi lasciati davanti alla sua casa, con fiori e dipinti e poesie… e, in Piazza Grande, sentire le sue canzoni e vedere la sua faccia nel cartellone con la scritta CIAO, LUCIO. In tv è un' altra cosa; lì si percepiva una autentica e collettiva emozione...Sono stata molto soddisfatta di essere bolognese e di abitare "entro porta"... Per quanto grande avessi immaginato l’ amore di Bologna per Lucio, più grande di così non avrei potuto… Oggi Morandi ha dato voce a questa mia sensazione incredula, dicendo che sembrava che Bologna si fosse accorta "d' improvviso" di quanto Lucio le avesse dato…Ho avuto un identico pensiero anche su me stessa. La mia reazione è stata molto più intensa di quello che, avrei pensato di avere… Perché? Penso che il suo messaggio sia stato interiorizzato dai bolognesi, e dalla gente, perchè Lucio era naturalmente un poeta, alla ricerca di una dimensione più alta di quella umana, ma che sapeva ridere e ironizzare sulle piccole cose della nostra natura; e poi parlava al cuore – sia per le parole sia per la musica, con effetto finale struggente- e come tutti i messaggi di questo tipo li si accoglie in modo naturale, come se fossero dovuti, e li si dà un po’ per scontati…In realtà, poi, penetrano dentro di noi molto più profondamente di quanto la ragione non percepisca…
La grandezza di Lucio sta poi nel suo sentirsi piccolo, una goccia in mezzo al mare… non diversamente dai tanti poveri ed oppressi per cui aveva grande considerazione.
Alla fine di questa giornata, compleanno di Lucio, apprendo che il Bologna, quasi al novantesimo minuto, ha fatto un goal..certamente dedicato a lui...
Strano, Cesco, che tu non faccia un post su questo goal...!!!

Massimo F. ha detto...

Perchè sono tornato ieri, appena in tempo per guardare la partita, dalla "settimana bianca" :-) Un goal certamente non da cineteca, ma sicuramente frutto della capabietà dei giocatori del Bologna. Acquafresca ha messo dentro il pallone, ma il goal lo meritava Perez.

gaggio ha detto...

Dopo Dalla è morta questa notte l’ultima componente in vita del Quartetto Cetra, Lucia Mannucci: era nata a Bologna nel 1920, era prossima ai 92 anni. R.I.P.

Massimo F. ha detto...

Il Quartetto Cetra si è riunito in cielo.