domenica 29 settembre 2024

Troppi "esperti" del nulla

Le trasmissioni radiofoniche sono imbottite dalle autoreferenziali "confessioni" di attori, cantanti, scrittori (o presunti tali), elevati al rango di filosofi, maitre a penser e di "esperti" della rava e della fava che ci dicono, con una sicumera invidiabile, cosa si deve fare e perchè un determinato evento negativo è accaduto.

Sono trasmissioni tutte uguali, cambia solo il conduttore, ma la banalità delle domande e delle risposte è sempre la stessa.

Abbiamo attori e cantanti che ci comunicano quanto sia stato difficile e faticoso realizzare quella canzone, quel libro, quel film e, tutti, lo hanno fatto per noi, per dare una indicazione di vita vissuta (forse) di cui non sentiamo alcun bisogno.

Purtroppo noto che molti comportamenti delle generazioni più giovani, sono improntate ai "drammi esistenziali" che ascoltano per radio e vedono in televisione e poi non sanno come comportarsi se forano una gomma.

La domanda che mi pongo sempre è come mai, con tutti i reggimenti di "esperti" che abbiamo, ancora non abbiamo risolto i problemi che ci coinvolgono.

Forse perchè quelli che straparlano davanti ai microfoni non sono veri "esperti" o forse perchè la loro è mera teoria che non trova alcun riscontro nella pratica ?

O forse perchè, invece di farli straparlare, sarebbe meglio mandarli a spalare fango o costruire ferrovie ?

Così si cresce una generazione che, per la prima volta, ha meno capacità, meno laboriosità, meno inventiva, meno forza di quella precedente.

Così si pongono le premesse per la decadenza della nostra Civiltà e ne precede il crollo.

Nessun commento: