domenica 15 settembre 2024

Il collezionista

Ho conosciuto in passato una persona che acquistava i libri, tutti, di una casa editrice, tutte le collane, spediti per corrispondenza, protetti da un bel cellofan e li sistemava, così come erano, senza neppure rimuovere il cellofan, in libreria, dicendosi e dicendo che li avrebbe letti una volta andato in pensione.

Non so se sia riuscito a coronare il suo progetto, certo è che non è la prima persona che ha comportamenti compulsivi verso un qualcosa che colleziona.

Io stesso, ho trovato, durante una ricerca durata anni di alcuni volumi di fantascienza editi da una casa non più in vita, due  volumi ancora incellofanati (copertura che ho rimosso subito con grande soddisfazione, visto che i volumi erano intonsi e li avevo pagati come usati).

Sempre per rimanere in ambiti di mia conoscenza, conosco persone che comprano pipe e non le usano per fumare, ma le tengono in una teca, mostrandole agli amici e si scandalizzano pure quando dico che un certo modello io lo uso regolarmente.

Altri fanno lo stesso con le stilografiche, poi ci sono quelli dei piatti ricordo, dei servizi di caffè, di piatti, posate, comprati e mai usati.

Per la gioia degli eredi.

Probabilmente io non avrò l'anima del vero collezionista, ma non usare un qualcosa di bello (o comunque che piace a me, non necessariamente deve piacere agli altri) che ho comprato, mi sembrerebbe uno spreco.

Perchè l'avrei comprato, allora, se non lo uso, ma mi limito a rimirarlo chiuso in una bacheca ?

E come la mettiamo con il fascino di un oggetto consunto dal proprio uso ?

In ogni caso, sempre siano lodati i collezionisti che ci lasciano oggetti pregiati, nuovi, da poter "conquistare" quando eredi venali ed ignoranti li rimettono in vendita per pochi spiccioli.

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