domenica 1 dicembre 2019

L'anarchia dei t-days

Al sabato e alla domenica non vado spesso in centro, un po' perchè sono spesso (più o meno a settimane alterne) fuori Bologna, un po' perchè, avendo la fortuna di lavorare all'ombra del Gigante, ho tutta la settimana per godermi i negozi ed acquistare ciò di cui necessito.
Ieri, sabato, però ero a pranzo in una trattoria (dove andammo anche noi a pranzo alcuni anni fa) in via Bertiera.
Sono arrivato con la vespa fino a via Galliera dove ho parcheggiato, poi mi sono immesso in via dell' Indipendenza, a piedi: il caos.
Forse era ancora giorno di vendite scontate (forse) per il black friday (a proposito: ho letto che deriva da un'epoca in cui il venerdì si vendevano gli schiavi appena arrivati ...), ma sicuramente, black friday o meno, credo che sia una costante dei t-days.
In tal modo tutto il traffico viene dirottato sulle strade adiacenti che, con l'intasamento quasi da ora di punta dei giorni feriali, vedono colonne di auto ferme o avanzare a passo d'uomo, con i relativi scarichi.
Se i t-days sono stati istituiti per ridurre l'inquinamento, non mi sembra ottengano lo scopo.
Se invece li hanno ideati per "godersi" il centro, ugualmente non mi sembra conseguito lo scopo perchè, se è vero che non vi sono mezzi circolanti, è anche vero che sembra di cercare di salire in un autobus pieno nell'ora di punta.
Meno divieti, più parcheggi e staremmo tutti meglio.

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