La nostra è una generazione che ha, vagamente, il ricordo del vecchio tram che circolava per Bologna.
Io ho un ricordo lontano di un "volante", posto sul retro del mezzo, che ormai non serviva più a nulla e che noi bambini, per la disperazione delle nonne e madri che ci accompagnavano, giravamo pensando di guidare il tram.
Ricordo le rotaie, coperte dopo molto tempo e che ancora quando cominciai ad andare in motorino, pur coperte, erano un pericolo soprattutto quando pioveva.
Ogni traccia del vecchio tram è ora scomparsa.
Come la funivia per San Luca.
Leggo che vogliono ripristinare una linea di tram, immagino modernissimi.
Ma per realizzarli (nel 2022) vogliono chiudere al traffico via Indipendenza che, a fine ottocento, era stata realizzata, abbattendo vecchie abitazioni, proprio per dare respiro al traffico cittadino unendo la stazione al cuore della città.
Sono sempre stato ostile alla pedonalizzazione il cui risultato è quello di imbottigliare il traffico sulle strade laterali, rallentandolo e quindi con maggiore inquinamento e consumi.
Se, quindi, sono favorevole al tram (ma sarei molto più favorevole alla metropolitana) non mi piace la chiusura di via Indipendenza (e forse anche via Rizzoli).
Spero che da qui al 2022 le cose cambino e si ripensi a tale decisione.
Nel frattempo, godiamoci questo Natale che per molti è il primo da pensionati e per altri sarà l'ultimo da lavoratori.
Ma fra un po', per tutti noi, "sarà tre volte Natale e festa tutto" l'anno.
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