domenica 8 gennaio 2017

Ezio

E sono sei.
Con la morte di Ezio Pascutti, sono già sei i nostri Campioni dello scudetto: Furlanis, Tumburus, Bulgarelli, Nielsen, Haller e Pascutti.
In Paradiso cominceranno a godersi lo spettacolo.
Noi invece non possiamo che rimpiangere i tempi in cui il Bologna poteva permettersi di vincere uno scudetto contro l'Inter allo sparggio (dopo un infame complotto che cercò di eliminare mezza squadra per un presunto "doping") sostituendo un campionissimo come Ezio Pascutti con un terzino come Capra.
Di Pascutti, in questi giorni, si ricordano tanti episodi e si leggono ricordi personali e collettivi.
I suoi 130 goals, la sua ininterrotta fedeltà alla maglia rossoblu.
La fotografia (che ripropongo) pubblicata in tutte le salse (e mi ricordo di aver letto una intervista nella quale Pascutti disse che non si ricordava se, poi, avesse fatto o meno rete).
Io mi ricordo il pugno (mai dato !) al giocatore sovietico (essendo nato anticomunista non potei che apprezzare il gesto ...) e strettamente personale ... gli autografi della squadra campione, raccolte in una fotografia con la maglia "da trasferta" (bianca con striscia rosso blu) che proprio Pascutti, che conosceva mia madre, mi aveva procurato.
E' giusto intitolare ad uno che ha veramente ONORATO Bologna una strada, una parte dello stadio, una curva.
Come per Bulgarelli, Pascutti ci ha dimostrato cosa voglia dire essere "una bandiera".
Grazie, Ezio.

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