domenica 10 luglio 2016

Servizio pubblico ?

Sono uno che ascolta spesso la radio.
Qaundo guido, quando mi alzo al mattino, quando preparo pranzo o cena, quando faccio colazione.
Sono sistematicamente collegato con radio uno.
Perchè ha il segnale migliore e, da settembre a giugno, i programmi vari, ma tutti di approfondimento.
Alla sera, prima di dormire, mi piace ascoltare le chiacchiere di sport.
Sempre, solo, da settembre a giugno.
Sì, perchè a luglio ed agosto invece di proporre una programmazione degna delle cospicue risorse che noi versiamo al "servizio pubblico" radiotelevisivo, ci inondano di programmi canori e musicali.
Canzoni, canzoni, canzoni.
E, per soprammercato, con una decina di  ... dj ? giornalisti musicali ? ... che parlano, parlano, parlano di ogni cantante come se fosse un eroe da ricordare nel Pantheon.
Persino chi è morto per abusi di droga.
Alla fine diventa una liberazione ascoltare, ogni mezz'ora, il giornale radio, anche se ripete sempre le stesse notizie.
Mi domando se questo possa essere servizio pubblico.
Dico di no.
Da sempre in estate è così.
Eppure con tutto il personale che paghiamo non dovrebbe essere difficile sostituire (perchè tutti hanno bisogno di riposo) i conduttori principali, con giovani che potrebbero anche dare un taglio diverso ai vari programmi.
Ma preferiscono mandare canzoni.
Meno costoso, meno problematico.
E allora perchè dobbiamo continuare ad avere un servizio pubblico ?
Non sarebbe meglio, anche per le nostre tasche e il bilancio pubblico, privatizzare interamente il settore ?

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