sabato 30 marzo 2013

Buona Pasqua

Sabato di calcio.
Sabato, per chi crede, di riflessione in quella che per la cristianità dovrebbe essere la ricorrenza più importante che è anche l'unica che non derivi dalle nostre radici Romane.
Comunque sia, che si creda o meno, gli auguri male non fanno.
Buona Pasqua.

2 commenti:

massimo p. ha detto...

Massimo, è vero che la Pasqua cristiana deriva dall'ebraica, ma in realtà è una derivazione secondaria. La derivazione primaria è da quelle feste delle antiche società agricole preistoriche (o per meglio dire protostoriche) che festeggiavano l'equinozio di primavera e, con esso, la rinascita della natura. Del resto, il calcolo della data della Pasqua è strettamente connesso con l'equinozio di primavera e con le lunazioni ad esso seguenti: un calcolo d'impronta sorprendentemente pagana !!!
E del resto in alcune lingue indoeuropee come l'inglese e il tedesco il nome Pasqua (Easter, Oster) non fa certo riferimento alla Pasqua giudaica, ma ad una divinità pagana (c'è chi dice la germanica Eoster, chi addirittura l'assira Ishtar).
Lasciamo perdere per il momento il profondo significato cristiano, teologico della passione, morte e rinascita di Gesù e pensiamo ad un significato ancora più universale: la rinascita della natura dopo la morte invernale, che avveniva appunto con l'equinozio di primavera.
Chi avesse voglia e tempo potrebbe leggere al riguardo la sublimi pagine di grandi ricercatori, come Levi Strauss, Mircea Eliade, Goerges Dumezil ed il nostro Carlo Ginzburg di cui ha appena finito di leggere l'affascinante libro "Storia Notturna".
Il discorso sarebbe ancora molto lungo, ma mi fermo qui

Buona Pasqua, cari vecchi compagni di scuola

Massimo F. ha detto...

Vero quello che scrivi (ne discutemmo anche in passato) ma è un fatto che la Pasqua celebrata dalla cristianità discende direttamente da quella ebraica e non da altre ricorrenze a noi più vicine. E credo sia proprio per questo, cioè per la estraneità ancestrale della ricorrenza, che pur essendo, come ha ribadito ieri il papa, il principale mistero, quindi la principale ricorrenza, della liturgia cristiana, la festività è meno sentita di un Natale che evoca sì la nascita di Cristo, ma che fu spostato al 25 dicembre per sovrapporsi ad una ben sentita (anche per fattori climatici) festività pagana e romana.