domenica 7 aprile 2013

Il fumo fa male

Che il fumo faccia male, lo sappiamo da tempo e lo sanno anche i fumatori.
Non fa male, però, solo fisicamente, ma anche intellettualmente e la dimostrazione l'abbiamo dalla scelta (provincialotta ed emulativa del peggio che viene dagli Stati Uniti) della giunta di San Lazzaro di Savena che, dal 30 marzo, ha proibito il fumo persino all'aria aperta.
Come informa il quotidiano della nostra città dal 30 marzo è vietato fumare nei parchi pubblici, nei gazebo, nei dehors, negli esercizi commerciali e sulla pubblica via entro i due metri da tali esercizi.
E' il trionfo del divieto.
E' il trionfo del fondamentalismo che nulla ha a che invidiare ai talebani islamici.
C'è da ringraziare che non sia (ancora ...) stata mutuata anche l'ultima follia del peggio degli Stati Uniti: il divieto di fumare in casa propria, perchè il fumo filtra ...
Un divieto di fumare al cinema, al ristorante, in ufficio, era dovuto, a tutela delle esigenze di chi non fuma, vista l'arrogante prepotenza dei fumatori che fumavano ghignando anche quando erano cortesemente invitati a non farlo.
Ma senza cadere da un eccesso ad un altro, con un divieto imposto persino all'aria aperta.
Che senso ha, ad esempio, vietare il fumo in ufficio, quando uno è in stanza da solo ?
Che senso ha vietare il fumo in un parco ?
E' un modo come un altro per imporre una propria, particolare, visione al prossimo senza alcun beneficio effettivo.
Come certe campagne che vorrebbero demonizzare determinati cibi nel nome di un salutismo talebano che nei fatti renderebbe solo più grigia e insipida la nostra vita.
E', in ultima istanza, espressione di una volontà sopraffattrice uguale a quella di certi fumatori di una volta, che trova nei divieti, nei tabù (ad esempio sull'abuso di determinate parole - d'ordine - o la proibizione di altre per sostituirle con locuzioni o giri di parole) il  suo appagamento, calpestando la libertà individuale altrui.
E forse non è un caso che tutto ciò spesso provenga da chi, in gioventù, manifestava sotto il manifesto: "vietato vietare" o da chi, con gli eccessi di un neofita, fino a pochi anni prima era dall'altra parte .

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