domenica 11 maggio 2025

Conclave

E' durato poco, ma i diciassette giorni passati dalla morte di Bergoglio all'annuncio della elezione di Papa Leone XIV hanno scatenato tutti che, da commissari tecnici, si sono riciclati come vaticanisti.

Il conclave ha in effetti quel patino di mistero sul quale poter ricamare storie e retroscena, anche perchè, a pena scomunica, i protagonisti non possono rivelare nulla.

In tempi non sospetti anche romanzieri si sono cimentati con le trame oscure che, a loro avviso, accompagnano l'elezione di un papa.

In ultimo due famosi romanzieri, Robert Harris che avevo apprezzato nella sua trilogia su Cicerone e Glenn Cooper, hanno affrontato il tema del conclave.

Il primo con "Conclave" ha avuto l'onore di una trasposizione cinematografica, peraltro piatta, mentre il secondo, forse perchè il suo "L'ultimo conclave" è recentissimo, del 2024, ha introdotto una trama a forti tinte drammatiche, con il rapimento, sin dalle prime pagine, di tutto il collegio cardinalizio e la guida della chiesa affidata ad una donna.

Un particolare interessante, visto che nella chiesa esiste quello che ormai possiamo considerare l'ultimo club riservato ai soli uomini.


In questo caso (e nei precedenti) però il conclave è molto meno affascinante e misterioso di quanto non emerga dalla fervida fantasia dei romanzieri e il nuovo papa, al di là delle dichiarazioni, delle speranze e delle pretese di ciascuno di noi, farà quello che hanno sempre fatto (con evidente successo) i suoi predecessori: preservare nel tempo il potere della chiesa, con e contro qualunque trascorrere del tempo, regime, situazione ambientale.

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