E così siamo di nuovo sotto la tagliola dell'ora legale.
La conduttrice del giornale radio di questa mattina mi ha informato, tutta giuliva, che con i sette mesi di ora "legale" risparmieremo 100 milioni di euro, praticamente 1 euro e quaranta centesimi a testa: ne vale la pena ?
Ho sempre avuto la sensazione che gli "oralegalisti" pensino che, con l'ora "legale", anche il Sole obbedisse al diktat statalista e aumentasse l'orario di luce.
Sappiano invece che no, non è così, le ore di luce sono sempre quelle, con l'ora "legale" che le articola forzatamente in modo da favorire i nottambuli, quelli che "tirano tardi" e che si presentano al lavoro ingrugniti, con gli occhi rossi e gonfi, carburando solo nella tarda mattinata.
Altra cosa che non ho mai capito.
Sarà perchè, come si dice, chi ha la pressione alta (ed io l'ho alta) tende ad essere attivo sin dal primo mattino e ad andare a dormire con le galline, ma ho sempre cercato di essere regolare negli orari e, soprattutto adesso che sono in pensione e rischio di fare sin troppi strappi, mi trovo molto meglio ad assecondare una naturale alternanza della luce e del buio, essendo attivo nel primo caso, dormendo nel secondo.
Non in base a quando una legge mi dice che devo dormire o alzarmi, ma quando c'è luce o buio e questo avviene a prescindere dall'ora "legale", perchè, alla fine dei conti, per quanti decreti o direttive europee possano essere emanate, in inverno ci sarà sempre luce per 8-9 ore e in estate per 15-16.
Con buona pace di chi pretende di imporre alla Natura di agire secondo i dettami del politicamente corretto e della transizione ecologica.