Quando ero bambino, in casa, come nelle case dei miei amici di allora, in questo periodo si preparavano il presepe e l'albero di Natale.
Erano abeti veri e quelli che nei primi anni sessanta erano stati utilizzati dai miei genitori e dalla famiglia che abitava (e abita ... con gli eredi, ovviamente) di fronte, furono, alla fine del periodo natalizio, piantati nel giardino condominiale, allora solo prato.
Ricordo il nonno del mio coetaneo nonchè compagno di classe delle elementari che abitava di fronte, che, smoccolando come tradizione di tanti Veneti della sua generazione, dopo l'Epifania era venuto a piantare gli abeti che oggi danno ombra d'estate e hanno superato in altezza l'edificio.
Poi è arrivata la moda degli alberi "ecologici", fatti di legno, plastica o altro materiale, il tutto per risparmiare gli alberi.
Adesso l'ecologia ha fatto una giravolta e questa mattina ho ascoltato l'appello perchè nelle case gli alberi siano veri, per poterli poi piantare in funzione, manco a dire, "ecologica".
Insomma nel nome dell'ecologia siamo tornati agli anni sessanta, quando nessuno si poneva simili problemi, la parola "ecologia" era beatamente sconosciuta e vivevamo tutti meglio.
E mi è tornato in mente quel proverbio, non ricordo a chi attribuito quindi di solito in questi casi si dice "cinese", per cui esistono tre verità. La MIA verità. la TUA verità. E LA Verità (di cui nessuno è, però, il portavoce, nota personale).
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