domenica 29 dicembre 2024

Romanzi epistolari

Sono già due i romanzi che ho letto, costituiti essenzialmente da lettere, inventate dall'Autore, ordinate in sequenza per costruire la trama.

Non mi piace.

Pur rendendo omaggio allo sforzo e al virtuosismo degli Autori, il formato epistolare di un romanzo sottopone il lettore ad uno sforzo per collegare autore, trama, personaggio, vicenda, soprattutto se i personaggi sono molteplici e la corrispondenza è tra una pluralità di protagonisti.

Comprendo la voglia, l'aspirazione di trovare nuove vie, ma quella dell'epistolario è un espediente che mette in primo piano il virtuosismo dell'Autore e non la trama.

Soprattutto quando questa è "gialla", con uno o più omicidi e con una inchiesta che deve scoprire, a beneficio del lettore, la verità e inchiodare il colpevole.


domenica 22 dicembre 2024

Imperversano le truffe telefoniche

Alcuni giorni fa ho ricevuto un sms apparentemente inviatomi dalla società con la quale ho in essere il contratto di fornitura del gas, che mi informava che sarei stato chiamato da un certo numero di telefono per comunicazioni urgenti in relazione alla fatturazione della bolletta.

Se avessi voluto avrei potuto richiamare direttamente ad un numero apparentemente verde, con l'800 iniziale.

In prima battuta sembrava tutto autentico, tranne la perplessità che ho avuto perchè il numero dal quale sarei dovuto essere chiamato, aveva le ultime cifre cancellate con XXXX.

Nel dubbio NON ho chiamato il numero verde indicato nell'sms ma un altro numero verde di ascolto dei clienti che ho trovato autonomamente in internet e dove una gentile operatrice mi ha informato che era una truffa e che ne erano già al corrente avendo avuto altre segnalazioni (effettivamente nel sito c'era una comunicazione generica in tal senso tra i "comunicati", ma non era di pronta consultazione).

Si raccomandava di cancellare il messaggio e segnalrlo come spam, cosa che ho puntualmente fatto.

Alcune ore dopo ho ricevuto comunque la telefonata dal numero 051 1993 7451, cui non ho risposto ma che, da una ricerca in internet, risultava essere segnalato come ingannevole (insieme ad altre varianti delle ultime quattro cifre, da lì forse la necessità di indicare nell'sms XXXX), con una voce registrata che informava di un prossimo aumento della bolletta che si poteva evitare seguendo una procedura guidata da un link che avrebbero inviato via e mail.

Nonostante da anni sia iscritto al registro delle opposizioni e rinnovi l'iscrizione ogni sessanta giorni per evitare di far passare eventuali, inavvertite autorizzazioni, continuano i tentativi di truffa.

Ho guardato nello spam del telefono ed ho visto decine di numeri che hanno cercato di chiamarmi e che nel tempo sono stati bloccati ma che continuano, imperterriti, a provarci.

Credo non sia mai abbastanza sollecitare attenzione nei confronti di questa tipologia di truffa e che il miglior atteggiamento sia quello di non dar corso a quanto ci viene comunicato se non previo contatto diretto con l'apparente mittente, da contattare attraverso recapiti appositamente ricercati a parte o già in ogni possesso.

Male che vada, poi, se anche una bolletta dovesse riportare un aumento, quell'aumento non sarà mai così sensibile che non si possa intervenire successivamente.


domenica 15 dicembre 2024

Il portale della cultura

La settimana scorsa, dopo una ricerca su alcuni siti, ho scoperto che un libro, prima edizione 1965, che desideravo per completare una raccolta (tre cofanetti, quattro volumi con l'opera omnia di Emilio De Marchi) era disponibile presso una libreria di Bologna, la Parolini in via de' Gombruti 3.

Mi ci sono recato e mi è sembrato di entrare in un tempo senza tempo, con quei richiami che solo il profumo della carta può risvegliare.

Un corridoio in mezzo a scaffali, fino al soffitto, pieni di libri, non so con quale criterio di suddivisione, per recuperare il cofanetto da me poi acquistato la "commessa" (una signora, forse la proprietaria) ha letto (su un modernissimo computer) un incomprensibile codice che poi ho visto annotato su un segnalibro (che mi ha ritirato), per poi inerpicarsi su una scala e trovare al primo tentativo, senza alcuna necessità di ulteriori ricerche, l'oggetto del mio desiderio.

Libri dall'aria antica, dall'aria usata, che sanno di "sapere", che hanno una storia, che hanno avuto dei proprietari precedenti, che li hanno trattati con quella cura che merita il frutto del sapere umano.

Non certo come sono stati trattati da eredi o acquirenti di un appartamento di un condominio vicino al mio, una volta proprietà di due professori deceduti negli anni scorsi, arrivati con un pick up, l'hanno parcheggiato sotto la terrazza (l'appartamento è al primo piano) poi vi hanno scaricato sopra anni di raccolte e di letture, senza alcuna cura, senza alcun rispetto, bracciate di libri scaraventati dalla terrazza sul pick up, una scena che mi ha fatto venire in mente quella del film Fahrenheit 451, quando vengono buttati i libri nel rogo  .

Mi sono poi fermato a parlare di libri con quella signora che, ad ogni evidenza, non considera la sua una attività da portare avanti stancamente con la mente rivolta alla pensione, ma una piacevole e gratificante professione.

Per quanto possa essere pratica la lettura digitale (soprattutto quando tutti gli spazi di casa sono occupati da librerire e colonne di librerie, con scaffali ormai pieni) il libro cartaceo, per quello che evoca anche al semplice sfogliarlo, non verrà mai meno.

domenica 8 dicembre 2024

Nessuno conosce LA Verità

Quando ero bambino, in casa, come nelle case dei miei amici di allora, in questo periodo si preparavano il presepe e l'albero di Natale.

Erano abeti veri e quelli che nei primi anni sessanta erano stati utilizzati dai miei genitori e dalla famiglia che abitava (e abita ... con gli eredi, ovviamente) di fronte, furono, alla fine del periodo natalizio, piantati nel giardino condominiale, allora solo prato.

Ricordo il nonno del mio coetaneo nonchè compagno di classe delle elementari che abitava di fronte, che, smoccolando come tradizione di tanti Veneti della sua generazione, dopo l'Epifania era venuto a piantare gli abeti che oggi danno ombra d'estate e hanno superato in altezza l'edificio.

Poi è arrivata la moda degli alberi "ecologici", fatti di legno, plastica o altro materiale, il tutto per risparmiare gli alberi.

Adesso l'ecologia ha fatto una giravolta e questa mattina ho ascoltato l'appello perchè nelle case gli alberi siano veri, per poterli poi piantare in funzione, manco a dire, "ecologica".

Insomma nel nome dell'ecologia siamo tornati agli anni sessanta, quando nessuno si poneva simili problemi, la parola "ecologia" era beatamente sconosciuta e vivevamo tutti meglio.

E mi è tornato in mente quel proverbio, non ricordo a chi attribuito quindi di solito in questi casi si dice "cinese", per cui esistono tre verità. La MIA verità. la TUA verità. E LA Verità (di cui nessuno è, però, il portavoce, nota personale).

 

domenica 1 dicembre 2024

Millennium, una saga gialla alla frutta

Millennium è una trilogia del giallo scandinavo scritta da Stieg Larsson, deceduto prima di poter scrivere altro (e ho letto anche interrogativi sul fatto che Stieg Larsson sia realmente esistito).

Sono tre romanzi gialli, di 600, 700 e 800 pagine, basati su una idea di fondo (le indagini giornalistiche che portano a scoprire reati ed omicidi) valida, infarcita però (per arrivare a quel numero di pagine)di una marea di banalità e di luoghi comuni del politicamente corretto made in Svezia (e in tutto il decadente Nord Europa).

Morto Larsson ne hanno fatto un altro per tenere in vita i personaggi di successo della trilogia.

Così è stato affidato a David Lagerkranz il compito di scrivere altri tre corposi volumi, più o meno sulla stessa lunghezza d'onda.

Karin Smirnoff è la scrittrice incaricata di proseguire la saga e a novembre è uscito il suo secondo contributo che ho comprato (digitale) e appena terminato di leggere.

L'idea di proseguire una saga con mani diverse mi era inizialmente piaciuta, perchè consentiva da un lato di proseguire a leggere le vicende di personaggi ai quali ci si era abituati più che affezionati e, per me che sono conservatore e abitudinario, ritrovarsi in ambienti conosciuti è un plus al piacere della lettura.

Il cambio periodico di una "mano" inoltre dovrebbe rinfrescare trama e personaggi.

Purtroppo non sembra che la Smirnoff riesca in tale compito.

"Gli occhi della lince", così si intitola l'ottavo volume di Millennium, procede stancamente verso la fine e che le idee scarseggino lo dimostrano le lunghe, noiose, ripetitive pagine che vorrebbero far conoscere al lettore i pensieri ed i ragionamenti dei vari personaggi che animano il romanzo, ma interrompono solo una trama che, come per tutti i precedenti sette volumi, sarebbe stata più intensa e più leggibile se avessero evitato certe descrizioni, certe rappresentazioni e certi virtuosismi come, appunto, l'esposizione senza fine dei pensieri dei personaggi.

Come ho già scritto, temo che quei romanzi, come tutti gli altri romanzi scandinavi, rappresentino meglio di qualsiasi indagine sociologica la decadenza di una società, quella del Nord Europa, che oggi ha esaurito ogni spinta propulsiva e che aspetta solo di scomparire, senza lasciare ai posteri nulla di particolarmente rilevante della sua esistenza.