domenica 9 giugno 2024

Il libro cartaceo sopravviverà

Nel riodinare una parte delle mie librerie, mi sono capitati tra le mani romanzi di tante stagioni fa.

Autori che erano sulla cresta dell'onda, pubblicizzati a colpi di "tot milioni di copie vendute in tutto il mondo" e di cui oggi non vedo alcuna ristampa.

Come Harold Robbins, il preferito da mia madre, che ebbe, in Italia, il suo momento d'oro negli anni settanta, deceduto prima della fine del secolo, ma di cui non vedo proposte nelle nuove uscite.

Come lui Sidney Sheldon, altro autore di grande fama e altrettanto cospicue vendite.

Meno noto Anton Myrer, con la sua struggente e nostalgica Cabriolet.

Ma è con particolare emozione che mi sono messo a rileggere, probabilmente per la centesima volta, ma erano anni che non rientrava nelle mie letture, "Calico Palace", un affresco western che nulla ha a che invidiare al "Via col vento" di Margareth Mitchell e che ho in una edizione limitata del 1972 del Club degli Editori.

Ecco perchè la versione elettronica di un libro non soppianterà mai quella cartacea, per quanto possa essere comoda e risparmi spazio e tempo.

Una edizione elettronica, infatti, non richiede di essere spolverata periodicamente, quindi non la si riprende in mano, non la si sfoglia, magari trovando vecchi, improvvisati, segnalibri e quindi non ci si riappropria del sapore di quei giorni, quando leggemmo quel romanzo la prima volta.

E ci piacque.

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