Con due pareggi ed una sconfitta in tre partite, il Bologna si avvia a tornare nei ranghi della parte destra della classifica, dopo averci illuso che, complici i quindici punti di penalità inflitti alla Juventus (e per me resta sbagliato punire sul piano sportivo le marachelle amministrative dei dirigenti), si potesse guardare ad un passaggio nelle coppe europee che avrebbe portato un po' di soldi in più e un po' di entusiasmo anche ad una presidenza che ha dato tanto, concede tranquilli campionati (con beneficio per le nostre coronarie) ma nulla più.
Inutile fare analisi tecniche, perchè ormai il Bologna, negli anni, ha cambiato presidenti, proprietari, dirigenti, allenatori, giocatori, ma il risultato se non è cambiato è cambiato molto poco.
L'unico elemento che non è cambiato siamo noi tifosi (e il colore dellla giunta comunale ...), mediamente più vecchi perchè i bambini che si avvicinano al calcio, anche se bolognesi doc, si appassionano naturalmente a quelle squadre che vincono, non ad un Bologna che fa soffrire.
Conosco persino uno che tifa Napoli, una rarità per uno del Nord.
Si sprecano i tifosi della Juventus, del Milan, dell'Inter.
Il prossimo anno, celebreremo il sessantesimo anniversario dello scudetto e diciamo "lo" scudetto e non "il settimo scudetto" (che poi sarebbe l'ottavo se il Bologna riuscisse a farsi valere come ci è riuscita l'Inter nel 2006) perchè probabilmente non ce ne sarà un altro.
Così, non so che giorno sarà il 7 giugno 2024, ma ho in caldo il dvd con lo spareggio Bologna Inter, di quel favoloso 7 giugno 1964.
E il naufragar sarà dolce con quei ricordi in bianco e nero.
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