domenica 23 gennaio 2022

110%

Dopo due anni, sento ancora dubbi e perplesità, trasmissioni radiofonico di "approfondimento" che non risolvono nulla, perchè c'è sempre da attendere una circolare, un provvedimento, un chiarimento.

L'idea di incentivare l'ammodernamento degli edifici può essere una buona idea, se non avesse due limiti enormi.

Il primo è l'esagerazione della detrazione: 110%.

Significherebbe (teoricamente) che se io pago cento, lo stato (cioè io più tutti gli altri Italiani) ne restituisce 110.

Meglio di un investimento obbligazionario pre inflazione.

Peggio ancora l'aspetto concreto.

Se mi viene restituito tutto, con interessi, non ho alcun motivo per seguire i lavori, perchè siano effettuati a regola d'arte, perchè la ditta sia di sicura esperienza e utilizzi materiale di qualità.

E visto che non pago nulla, chiudo un occhio, anzi entrambi, se la ditta lucra, gonfiando il costo.

Meglio una detrazione decennale di una percentuale del costo, che coinvolgerebbe la responsabilità e l'oculatezza della operazione.

Meglio ancora evitare questi incentivi di stato e piuttosto ridurre sensibilmente le tasse, così che, con quello che si recupera, ognuno paghi quello che ritiene opportuno (servizi o beni) per il proprio benessere.

Ma la seconda (e ben più grave) falla del sistema è data dal coacervo di norme, regolamenti e interpretazioni che rischiano di farci trovare fra qualche anno una ingiunzione dell'Agenzia delle Entrate a pagare quello che doveva essere una detrazione, perchè alcuni paramentri non sono stati rispettati.

Naturalmente i regolamenti attuativi sono così complessi che è facilissimo mancare un parametro e vanificare tutto.

Sarà per questo che non vedo ancora tutte le impalcature che mi aspettavo ?

 

Nessun commento: