Da qualche tempo il Resto del Carlino ha dato spazio alle voluttà neocicliste di una signora che, non paga di aver proposto di estendere la ztl ai Colli (proposta di cui, per fortuna, non ho più letto nulla) dove voleva persino imporre delle piste ciclabili (come se le strade fossero larghe e percorribili anche senza tale ostacolo) adesso continua ad imperversare con la proposta di imporre il limite dei 30 orari.
Il traffico, mal gestito da decenni con progressive chiusure di strade che hanno costretto le automobili sulle poche vie rimaste libere e, in particolare, sui viali, già impone velocità ridotte (magari si potesse circolare ai 30 all'ora alle otto del mattino !).
Ma disporre un limite, in via continuativa e generale, significherebbe solo esprimere una volontà punitiva, alla Marchese del Grillo, nei confronti di chi guida l'automobile (e i motocicli).
Salvo poi vedere persone sfrecciare ai cinquanta e più su evanescenti monopattini o biciclette che, con il motorino elettrico, hanno perso la caratteristica di bicicletta per diventare l'edizione moderna del nostro vecchio Solex (che però sprigionava molta meno potenza e lui sì che avrebbe rispettato i 30 orari).
E' una moda e, come tutte le mode, passerà.
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