domenica 2 aprile 2017

Scarsità di letture

Ogni settimana faccio un giro in libreria.
Anzi, in due librerire del centro (Nanni e Mondadori).
Ultimamente non trovo granchè.
Per fortuna ho la mia riserva strategica di romanzi di fantascienza (quelli che ho recuperato nel corso di ricerche ultradecennali per completare tutte le pubblicazioni della Libra) e sicuramente non mancano le letture.
Come ho sempre piacere di rileggere vecchie opere che negli anni ho letto e riletto tanto mi sono piaciute.
Ma di novità, zero o quasi (qualche Patterson, qualche Collins, poi il vuoto).
Dopo l'invasione degli scandinavi, sempre uguali, prolissi, con una vena di perversione in tutti, ma con trame, se fosse purgate dalle divagazioni introspettive e sessuali, solide, vedo che ci sono una marea di autori italiani.
Sembra che gran parte d'Italia si sia messa scrivere, soprattutto gialli.
Magistrati, cantanti, attori, tutti che si improvvisano autori polizieschi o filosofi della vita.
Non mi fregano.
Mi è bastato leggere una sola volta Camilleri con il suo Montalbano (e guardare anni fa i primi dieci minuti dello sceneggiato televisivo) per non cascarci più.
E, poi, quando mi manderanno in pensione, ho già pronte delle trame ... 😉

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