200 anni fa, il 10 aprile 1815 si verificò la disastrosa esplosione del vulcano Tambora in Indonesia, considerata la più imponente eruzione degli ultimi due secoli, stimata di forza VEI7 nell'apposita scala elaborata dai vulcanologi (analoga alla scala Richter dei terremoti).
Esplosioni vulcaniche come questa proiettano nella stratosfera immense quantità di polveri e ceneri, in grado di oscurare il sole e di provocare un brusco raffreddamento del clima.
Ci sono state in questi ultimi due secoli altre imponenti eruzioni esplosive, come quella celeberrima del Krakatoa nel 1888 o, negli anni attuali, quelle del St.Helen nel 1979 e del Pinatubo nel 1992, ma nessuna fu delle dimensioni del Tambora.
La diretta conseguenza di questa eruzione fu uno spettacolare raffreddamento del cliema nel corso del 1816, quando si verificò il celeberrimo “anno senza estate”.
Le cronache di quell'anno a leggerle oggi lasciano esterefatti: violente tempeste di neve in pieno giugno negli Stati uniti a livello del mare e, sempre negli USA, intense gelate in pieno luglio !! Gran Freddo anche in Europa con piogge abbondanti e freddo per tutta l'estate, con conseguente mancata maturazione di molte produzioni agricole (frutta, verdura,cereali).
Ma la conseguenza più curiosa di questa eruzione fu che essa causò la nascita di uno dei più celebri mostri del cinema horror: Frankenstein
1 commento:
In questi giorni all'attenzione del mondo è un vulcano in Cile, qualche anno fa i vulcani islandesi. Insomma, aspettando il Vesuvio, c'è sempre un vulcano a ricordarci che la Natura può essere anche matrigna e non madre benevola. E questo a prescindere dalle presunte "responsbilità" che gli ecoambientalisti vogliono sempre appioppare all'Uomo pensando di risolvere il problema eliminando il progresso e, magari, l'Uomo stesso.
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