La settimana scorsa si sono aperte le sessioni 2014 degli esami di maturità.
A giugno, non a luglio come quando, quasi quaranta anni fa (!) venne il nostro turno.
Ho letto le tracce dei temi e le notizie sulla seconda prova.
Sicuramente greco è più ostico del latino che fu la nostra prova.
Di Luciano non mi ricordo si fosse letto o studiato alcunchè al liceo, forse anche perchè appartiene ad un'epoca successiva a quella classica presa in esame dai testi di allora.
Dai miei personali approfondimenti e da quanto in questi giorni ho potuto ripassare, non mi sembra un grande autore.
Il punto è che è facile ironizzare, fare sarcasmo, criticare, dire come dovrebbe essere fatta una cosa o assolto un compito.
Molto più difficile è impegnarsi in prima persona per realizzarla (senza polemica direi che un certo Monti è il tipico esempio di chi pontifica comodamente da una poltrona e poi fallisce di brutto alla prova dei fatti).
Sui temi, probabilmente, avrei scelto quello sul paragone tra l'europa del 1914 e del 2014.
Un tema stimolante per me, anche se avrei rischiato di metterci molto delle mie idee presumibilmente non gradite alla commissione, esattamente come rischiai - ma erano altri tempi - nel 1975 quando scelsi il tema sugli ultimi cinquanta anni di storia europea dalla politica di potenza alla politica di pace (naturalmente la mia ottica è sempre la stessa che portò la nostra prof di italiano a darmi un "non valutabile" nel tema sull'articolo 11 della costituzione del 1948 :-).
Quasimodo, un complicato "minore" - ma per me dopo D'Annunzio sono tutti "minori" - ancorchè Premio Nobel (ma persino Fo fu insignito di tale, ormai svalutatissimo, riconoscimento ...).
Renzo Piano una marchetta alla inutilità contemporanea.
Noto un abbandono dei temi e dei testi più classici e questo è un male.
Voto agli scritti: 5/6.
Si può fare di più.
3 commenti:
Gli esami di maturità: dopo 40 anni mi sembrano qualcosa di lontanissimo, di un'altra epoca, addirittura di un altro pianeta. E purtroppo mi ricordo sempre meno di quei giorni.
Tu però devi lasciarmi stare Luciano di Samosata, il mio autore greco preferito (ammesso che quel Luciano del tema di greco sia lui).
Premi Nobel ? ma chi ci crede ancora alla serietà dei Nobel ?
Premio Nobel a Fo: parecchie persone - anche suoi estimatori - quando glielo diedero si stupirono perché non sapevano neanche che Fo, oltre ad attore, fosse anche scrittore.
Tanto per rimanere nel settore degli autori di teatro, il nobel a Fo e nulla ad Eduardo de Filippo, a mio parere uno dei più grandi e geniali commediografi di tutti i tempi.
Gli esami di maturità: dopo 40 anni mi sembrano qualcosa di lontanissimo, di un'altra epoca, addirittura di un altro pianeta. E purtroppo mi ricordo sempre meno di quei giorni.
Tu però devi lasciarmi stare Luciano di Samosata, il mio autore greco preferito (ammesso che quel Luciano del tema di greco sia lui).
Premi Nobel ? ma chi ci crede ancora alla serietà dei Nobel ?
Premio Nobel a Fo: parecchie persone - anche suoi estimatori - quando glielo diedero si stupirono perché non sapevano neanche che Fo, oltre ad attore, fosse anche scrittore.
Tanto per rimanere nel settore degli autori di teatro, il nobel a Fo e nulla ad Eduardo de Filippo, a mio parere uno dei più grandi e geniali commediografi di tutti i tempi.
E' lui. Ma io resto fedele a Cicerone che non solo ha teorizzato, ma ha anche fatto. :-)
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