lunedì 6 maggio 2013

Giulio Andreotti RIP

Ricomincia Carosello e muore Andreotti che fu parte della nostra adolescenza (e oltre ...) perchè non c'era telegiornale che non lo citasse almeno una volta a sera.
Un giorno, quando eravamo in buoni rapporti (credo l'anno in cui andammo a Milano Marittima ...  Roberto, Claudio ? ;-) Casini disse di considerarmi l'unico vero andreottiano.
Per me un complimento, per qualcun altro sarebbe stata una offesa mortale.
Del resto Andreotti rappresentò, nella mia memoria, la prima volta senza i socialisti al governo ed è notorio che per me la parola "socialista" rappresenta l'equivalente del drappo rosso agitato sotto il muso di un toro.
Uomo arguto, di cultura (il primo e probabilmente l'unico politico in grado di scrivere romanzi e saggi di proprio pugno senza l'ausilio di un "negro" ) Andreotti fu anche uomo di potere, di governo e del fare (un esempio per tutti l'organizzazione delle olimpiadi del 1960).
94 anni sono una "bella età" come si suol dire e rappresentano un traguardo al quale vorremmo tutti arrivare con quella lucidità che ha sempre mostrato Andreotti tranne, forse, negli ultimi tempi.
Il sintomo che qualcosa non andava lo avevamo avuto con la sua assenza all'elezione del presidente della repubblica nell'aprile scorso, un ruolo che se non fosse stato oggetto della immancabile aggressione mediatico giudiziaria, avrebbe ricoperto penso ben più degnamente di Scalfaro.
Mi ricordo sempre l'autoironia quando si presentò davanti al suo "sosia", Alighiero Noschese che non fu l'unico ad imitarlo con intelligente bravura (ricordo anche Oreste Lionello ed Enrico Montesano). 
Sic transit gloria mundi.

1 commento:

valeria ha detto...

...a dire la verità, non so se Andreotti abbia fatto parte della mia adolescenza :-), certamente ha fatto parte della nostra storia....