venerdì 10 aprile 2009

Liturgia pasquale


Non so se voi, come me, siate dotati di una Nonna centenaria che sa tutto di festività religiose, usi e tradizioni…e se anche voi, come me, puntualmente dimentichiate di anno in anno…

E dato che parliamo tanto entusiasticamente delle nostre “radici” cristiane, mi pare giusto ricordare qualcosa a chi per caso passasse di qui…

Così ho deciso di scrivere nel blog, a futura memoria -conoscendovi, più mia che vostra- la liturgia pasquale (utilizzando, confesso, un abbondante copia-incolla)

La festa della Pasqua cristiana è mobile, ovvero viene fissata di anno in anno nella domenica successiva al primo plenilunio successivo all'Equinozio di Primavera (il 21 marzo). Questo sistema venne fissato definitivamente nel IV secolo. Dunque, nella Chiesa cattolica, la data della Pasqua è compresa tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Infatti, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo giorno è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo); se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). D'altro canto, se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse per caso una domenica occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. (Ho trovato altre versioni per il calcolo, ma penso che anche questa vada bene)

La Pasqua è preceduta dalla Quaresima, che ha inizio il Mercoledì delle Ceneri, periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata di quaranta giorni. L'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana Santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione. Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).

Gli ultimi giorni della Settimana Santa segnano la fine del tempo di Quaresima e l'inizio del Triduo Pasquale. Durante il Giovedì Santo, di mattina, nella Chiesa Cattedrale, si celebra la Messa Crismale, durante la quale il Vescovo consacra gli Olii Santi (Crisma, Olio dei Catecumeni ed Olio degli Infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le Cresime e i Battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'Unzione degli Infermi; l'Ora Nona del Giovedì Santo conclude il tempo di Quaresima, e dà inizio al Triduo Pasquale, con la Messa in Coena Domini: questa è il memoriale dell'Ultima Cena consumata da Gesù nella sua vita terrena, nella quale furono istituiti l'Eucarestia e il ministero sacerdotale, e fu consegnato ai discepoli il Comandamento dell'Amore (Gv 13,34). Durante questa Santa Messa si svolge la tradizionale lavanda dei piedi e vengono 'legate' le campane (le campane non possono suonare dal Gloria della messa del giovedì sera al Gloria della Veglia di Pasqua). In questo giorno è inoltre tradizione, non certificata dalla dottrina, compiere il cosiddetto giro "delle sette chiese" o "sepolcri", andando ad adorare i sepolcri allestiti in sette chiese vicine.

Il Venerdì Santo non si celebra l'Eucarestia: la liturgia è incentrata sulla narrazione degli ultimi giorni della vita terrena di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni e sull'Adorazione della Croce, da alcuni anni in questo giorno si celebra in modo solenne la Via Crucis.

Il Sabato Santo, unico giorno dell'anno in cui non si amministra la Comunione salvo come viatico, è incentrato sull'attesa della solenne Veglia di Pasqua che si celebra fra il tramonto del sabato e l'alba del Nuovo Giorno. Inoltre il Sabato Santo è l'unico giorno dell'anno senza alcuna liturgia, ed è perciò detto "aliturgico". Non soltanto non può essere somministrata la Comunione, ma non si celebra nemmeno la Messa, e di solito nelle chiese i tabernacoli sono spalancati, e privi del Santissimo, che viene conservato in sacrestia. Gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, e un senso di lutto pervade tutta l'area del tempio.

Ci sono tante altre cose, anche molto interessanti, sulla Pasqua: io, però, volevo proprio dire queste!

3 commenti:

Roberto ha detto...

Approfitto di questa bella ed esaustiva ricognizione religiosa pasquale della Valeria per fare a tutti gli amici del blog un sincero augurio di Buona Pasqua!!
L'argomento è quanto meno interessante:Mi fa venire in mente la gigantesca ignoranza che hanno i cattolici sulla propria religione : quasi nessuno conosce la Bibbia per non parlare dei Vangeli, se non siete convinti provate a fare ai vostri amici o colleghi o conoscenti questa semplice domanda : che cosa è l'Immacolata Concezione vedrete che le risposte saranno quantomeno sconcertanti!!
Auguri

valeria ha detto...

Un bacione, Robi! Sono molto soddisfatta che sia stato il mio post a spingerti ad un commento, forse per solidarietà, forse per l' occasione pasquale, comunque sia ne hai colto perfettamente il senso. AUGURI anche a te!

claudio ha detto...

Auguri a tutti voi e grazie a Valeria per queste interessanti note che ci spiegano perfettamente la liturgia della Pasqua.