domenica 11 gennaio 2009

yes man


Yes Man!

Simpatico film con Jim Carrey, che narra gli equivoci e quindi le situazioni comiche che si creano dicendo sempre di sì…Dire sì è ovviamente un modo di essere aperti alla vita.

A dirvi la verità, mi è subito venuto in mente che la stessa filosofia di vita l’ aveva una mia amica e gliela aveva insegnata la sua ottuagenaria nonna…quindi, assolutamente niente di nuovo! Però, all’ epoca, essendo io abituata a dire molti no (e anche questi, ovviamente, hanno varia natura e valenza), mi colpì molto una frase che questa amica mi disse; testualmente: bisogna sempre dire sì a un invito, a una proposta, a una nuova iniziativa per non chiudere le porte in faccia alla vita.

Dopo anni di fidanzamento, di punto in bianco scoprì che il fidanzato (corrispondente a tutti i canoni che una seria ragazza di buona famiglia poteva desiderare) non solo l’aveva sempre tradita ma che tutto avrebbe fatto fuorché realizzare il suo sogno di una famiglia….Ho sempre pensato che io ci avrei messo almeno dieci anni per tentare di smaltire un tale “tradimento”. (Non vi dico poi che cosa penso di quel caso, vissuto da altra mia conoscente, in cui, dopo un matrimonio e un figlio, scoprì che il marito e padre era gay:…da mai più riprendersi!)

Sua reazione: non ne parlò con nessuno (immagino solo coi suoi familiari), cominciò a dire sì alle feste e alle occasioni di incontro (come fece?), disse sì anche ad un ragazzo che di sicuro non rientrava nei suoi canoni (e a cui io avrei senza dubbio detto un secco e immodificabile no)…Risultato: nel giro di pochissimo tempo, è tornata ad essere realmente felice, marito e moglie si adorano e adesso c’è anche una bellissima prole….

Beh, tanto di cappello!

Siete anche voi Yes Man?

14 commenti:

Massimo F. ha detto...

No. Io potrei tranquillamente sostituire il famoso "signor no" di Mike Bongiorno. :-)
E' molto più semplice di re "no" che dire "sì".
A meno che non si dica un "sì" giusto per far tacere l'interlocutore, ma con la riserva mentale di trasformarlo in un "no" e inventarsi una scusa successiva.
Insomma dipende molto dalle circostanze anche se, poi, il risultato non cambia, nel senso che uno cerca di fare quel che più gli aggrada :-).

valeria ha detto...

E’ proprio in "quel che più gli aggrada" che ci sarebbe la chiave di volta...un destino oppure un altro...
Max, sei un capricorno d.o.c.! :-)
...ma qui ci vuole un filosofo...
E, a proposito di mattoncini (nel senso della loro necessità per "costruire...:-)!!!), dove è finito Robi?

claudio ha detto...

Neanch'io posso essere considerato yesman, anche se non raggiungo certo i livelli di Massimo. Certi no poi nella vita possono essere più "costruttivi" di destini che non i sì. Credo anche che un tradimento nella vita ci spetti "di diritto", insomma ce lo dobbiamo aspettare: ci si riprende sempre poi, in qualsiasi circostanza. E non è certo questione di anni!

valeria ha detto...

Questo è certo! Nella vita ci sono dei no alquanto costruttivi e ci spettano di diritto ben più di un tradimento, e non intendo ovviamente solo quello tra uomo e donna...
In realtà, però, per me è molto faticoso accettare il tradimento... e comunque il no o il sì a cui alludevo non corrisponde a quello cui fate riferimento voi -almeno così mi sembra-, è un no e un sì più "globale"...
Insomma, dalle vostre risposte siete più yes man di quanto non crediate!
Buon per voi :-)!
N.b. Veramente bella la serata per de Andrè da Fazio...

Massimo F. ha detto...

Spesso il "sì" è funzionale a togliersi di torno una persona insistente. Ad esempio quando telefonano per vendere prodotti, davanti ad un "no" insistono fino a chiedere se possono richiamare fra tot mesi. Allora, pur di chiudere la telefonata, dico "sì, provi a richiamare fra sei mesi". (A proposito: se avete un cordless con lo schermo in cui appare il numero di telefono, sappiate che al 95% le chiamate "anonime" sono effettuate da call center che vogliono vendere qualcosa. Quindi si può anche non rispondere, cosa che mi sono messo a fare sistematicamente ;-).

Capricorno. Se è vero quel che mi disse una collega appassionata di astrologia, ho anche l'ascendente in capricorno ... e mi piace pensare che sia vero :-)

Buona giornata.

valeria ha detto...

Ragazzi, sono di nuovo prossima alle lacrime agli occhi per il ridere, ogni tanto i contenuti del nostro blog hanno questo potere...Il tono quasi kafkiano che ha preso la nostra conversazione nasce sia dall’ argomento, troppo "psicologico" ma anche abbastanza scontato per essere da voi "recepito", sia dalla prima risposta di Massimo, di cui credevo di essermi "liberata" con la mia, quando Claudio, come per magia, l’ ha ritirata in ballo...e ho il sospetto che questo sia accaduto per il principio: "l’unione fa la forza..."
In effetti è molto divertente porre delle domande a un capricorno ascendente capricorno,il quale rigetterà tutta la parte a lui poco affine (nella fattispecie: quella psicologica, appunto...:-) ) e proseguirà nella direzione da lui voluta(il capricorno, oltre che "terreno", è molto testardo...)
A questo punto scatta la linea di Claudio: "assurdità per assurdità –il suo dotto e intelligente pensiero-, cerchiamo di liquidare l’ argomento con un po’ di buon senso..."
Parmeggia, giustamente, tace e Robi si fa di nebbia, dopo avere sufficientemente disquisito sull' argomento a voce....
Probabilmente siete nel giusto voi, ma questo film l’ ho visto con una mia amica (cognata Robi) del tipo "yes (wo)man" che mi ha trasmesso gran parte del suo entusiasmo...
In effetti, lo "yespensiero" è una ridente filosofia di vita...
Esempio: questa mia amica e il marito mi invitano a Firenze da loro da almeno due annetti.Lei vuole che io vada un intero fine settimana, io le rispondo sistematicamente che potrò andare una sola giornata dalla mattina alla sera, perché il sabato mattina lavoro e il sabato pomeriggio sono distrutta.Che senso ha, risponde lei; devi venire tutto il fine settimana, c’è la camera degli ospiti e hai tutti i tuoi spazi. Se vieni, ti liberi la mente, quindi ti riposi di più che se tu stessi a casa a dormire...
Capito, lo yespensiero?
Da un sì, anche a certi costi, può nascere sicuramente qualcosa di positivo, mentre da un no non può che scaturire...il niente!
Comunque, l’ argomento è vecchio come il mondo e può sintetizzarsi nella massima "aiutati che il ciel ti aiuta" o anche "Vedi il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto"....e tendenzialmente tutti siamo un po’ yes e un po’ no man...si tratta semplicemente di capire quale sia la parte prevalente e, se del caso, modificare le percentuali...
Nelle relazioni umane, in particolare, è possibile reagire da no man (= chiudendosi agli altri)per svariati motivi, e questo, per lo yesman, è sempre sbagliato...
CIAO CIAO :-)!
Ps. So da tempo, Massimo, che "anonimo" corrisponde spesso a call center, ed infatti io non rispondo MAI...ma ad onor del vero, questa non è l' unica ragione....
Ho alcuni carissimi amici "anonimi" che sanno già che se non rispondo sul fisso si devono fare identificare sul cellulare.
R.p.s. Il libro giallo di cui parlavi, Claudio, si trova nella nuova libreria Coop (ex Ambasciatori) con il 15% di sconto per chi è tesserato Coop...

claudio ha detto...

Premesso che ho riso un sacco anch'io (ri)leggendo questi commenti, mica è vero che da un no non può che scaturire il niente: tu rispondendo no alla proposta della tua amica di un weekend rimani a casa e probabilmente ti rilassi molto di più che andando da lei. Per me anche il no è costruttivo, basta non esagerare come dice di fare Massimo.
Grazie comunque per la "dritta" sul libro anche se non sono socio Coop...

Massimo F. ha detto...

E se, magari, dicessimo tutti la stessa cosa ... ? :-)

A proposito dell' r.p.s. A parte il fatto che in una libreria coop (come da Feltrinelli) non metto piede per non finanziare i compagni e preferisco pagare il libro a prezzo intero da ... Mondadori ;-), ricordo che per avere lo sconto del tot% spesso richiedono: una iscrizione in genere pari ad una decina di sconti, oppure un numero minimo di acquisti. Alla fine chi si iscrive è costretto a comprare, più di quel che vorrebbe per far quadrare i conti e "risparmiare" e sempre nello stesso posto, anche se magari trova prima e meglio altrove...

valeria ha detto...

Comunque, i compagni hanno aperto un gradevole locale nel cuore della "nostra" città, sbaragliando la concorrenza (che forse non c'era nemmeno...)e, udite udite,lanciando un prodotto che io definirei quasi "elitario": "Eataly"

Meno male che Claudio ha messo la faccia di Dante, quella di YesHeart mi dava già ai nervi... :-)

Massimo F. ha detto...

Cos'è "Eataly" ? Mai sentita.
In ogni caso, per filosofia personale, cerco di evitare finchè possibile di sostenere finanziariamente chi appartiene a qualcosa che è totalmente contrario alle mie idee ;-)

valeria ha detto...

Infatti, Massimo, la coerenza è uno dei valori che io apprezzo di più e di cui spesso sento la mancanza intorno a me, dove tutto è improntato al più bieco opportunismo, e sentire parlare te è esattamente come sentire parlare mio padre, che è una pietra miliare nella mia vita, ovvero è alquanto rassicurante!
Quanto a "Eataly", è il "marchio" che raggruppa i prodotti alimentari (da "to eat") nella nuova libreria Coop, che poi in realtà è mezza libreria e mezza supermercato. Sono prodotti normalissimi, però solo alcuni: ad es., tra gli spumanti in vendita c'è il Ferrari e non il Berlucchi...Eataly nasce dalla collaborazione e/o idea di un ristoratore (che è il famoso Amerigo di Savigno) e dà subito l'idea della ricerca di una certa, seppur appena accennata, raffinatezza nella selezione dei prodotti...Insomma, ormai imprenditoria, cooperativa, politica sono tutte aggrovigliate in una matrice comune: la convenienza, appunto.(Che purtroppo non sta da una parte sola).
N.B. Il caffè, di cui avevo voglia, lo sono andata a prendere al Roxy Bar! :-)
2.^ N.B. Inoltre, val la pena di vedere questa libreria (senza necessità di acquisto): è stata ricavata dalla vecchia chiesa medievale di San Matteo degli Accarisi, divenuta poi ex mercato ottocentesco e poi ex Cinema Ambasciatori, e al terzo piano il tetto è di vetro...C'è un bello scorcio, se si va con la luce diurna....

massimo p. ha detto...

da noi (intendo dire nella ns.regione) i veri capitalisti sono (lo sono sempre stati) i cari compagni. Capitalisti duri e puri, stile "padrone delle ferriere". lo sappiamo bene tutti (ed io lo so ancora di più per esperienze personali e professionali)

Massimo F. ha detto...

Eataly. Pensavo sì che fosse qualcosa attinente ai prodotti alimentari coop, ma anche per l'assonanza con Italy. Un misto, insomma, che volesse indurci a pensare che la coop offre il "mangiar bene all'italiana". Sai com'è, adesso i compagni fanno anche i nazionalisti, avendo dovuto buttare Marx nel rusco .. :-)

valeria ha detto...

Più che "assonanza".... Eataly si legge Italy! :-)

A proposito: quei furbacchioni hanno messo a piano terra un bar, al primo una salumeria con assaggi vari di salumi e formaggi, al terzo un' enoteca....qua e là qualche poltroncina, e anche un' area per bambini....
Insomma, il cliente può passarci la giornata.....