
Parlando un po’ di letteratura “leggera”, nella fattispecie il cosiddetto romanzo thriller che ha un po’ soppiantato negli ultimi anni il classico giallo (Agata Christie, Ellery Queen, Maigret ecc. ) ricordo agli eventuali amici appassionati del genere ( cito fra gli eccellenti Jeffrey Deaver, Michael Connolly, i vecchi Ellroy, lo straordinario Henning Mankell, tutti da leggere assolutamente) che il 9 gennaio è atteso in uscita in Italia il terzo, e purtroppo per i suoi fan ultimo, libro di Stieg Larsson che esce postumo per la morte prematura dello scrittore. L’autore, svedese come Mankell, completa la trilogia Millennium (dal nome della rivista dove lavora uno dei due protagonisti, il giornalista economico Mikael Blomqvist, l’altra, “vera” protagonista è l’inquietante misteriosa ricercatrice/hacker Lisbeth Salander) che già comprendeva Uomini che odiano le donne e La ragazza che giocava con il fuoco, con questo attesissimo La regina dei castelli di carta e vi confesso che il giorno dell’uscita io sarò in libreria come tanti che conosco perché i suoi altri due libri erano veramente buoni.
Se non li avete letti e apprezzate il genere ve li consiglio caldamente, possibilmente in ordine, non a caso si tratta del più grosso fenomeno editoriale in Europa da tempo: oltre 4 milioni di copie vendute. Più di 2 milioni in Svezia (paese da 9 milioni di abitanti!), In Danimarca il terzo volume della trilogia è stato il libro con la più alta tiratura della storia dopo la Bibbia. In Germania Uomini che odiano le donne è stato il tascabile più venduto dell'anno. In Francia i tre romanzi hanno venduto già 220.000 copie.
Ma al di là delle cifre resta il piacere di una lettura affascinante e il rammarico che sarà l’ultima.
Se non li avete letti e apprezzate il genere ve li consiglio caldamente, possibilmente in ordine, non a caso si tratta del più grosso fenomeno editoriale in Europa da tempo: oltre 4 milioni di copie vendute. Più di 2 milioni in Svezia (paese da 9 milioni di abitanti!), In Danimarca il terzo volume della trilogia è stato il libro con la più alta tiratura della storia dopo la Bibbia. In Germania Uomini che odiano le donne è stato il tascabile più venduto dell'anno. In Francia i tre romanzi hanno venduto già 220.000 copie.
Ma al di là delle cifre resta il piacere di una lettura affascinante e il rammarico che sarà l’ultima.
15 commenti:
Un "giallofilo" !
Mi sembra che di Millennium ne abbia scritto ieri il Carlino. Con la fantascienza ed il western, quello "giallo" è il genere che preferisco. Al cinema, in televisione e nella lettura. Ultimamente (parlo di almeno 13 anni ... ormai il metro di grandezza è quello) mi sono appassionato al giallo storico. Da quella che, forse, è la principale autrice internazionale del genere (Ellis Peters con il suo Fratello Cadfael) alla nostra concittadina Danila Comastri Montanari e il suo Publio Aurelio Stazio sotto l'Imperatore Claudio, imitato da Lindasay Davis con il plebeo investigatore Marco Didio Falco durante l'impero di Vespasiano e Tito. Ma nella mia ricerca ne ho scoperti altri. Peter Tremayne, ad esempio, che ambienta le sue storia nella Irlanda del 600, oppure Candace Robb che ha esplorato il medio evo inglese come Pete Doherty. E sicuramente me ne sono "scappati" tanti altri.
Ma continuo ad apprezzare le storie di Nero Wolfe e di Poirot, di Sherlock Holmes e di Maigret.
Buona Epifania !
Caro Claudio, grazie della segnalazione, non conosco l'autore che ci menzioni, in effetti ne ho sentito parlare domenica scorsa nella rubrica libri curata da G. Riotta per il tg1.
Io leggo sopratutto saggistica, e quando mi avventuro nel romanzo cerco di colmare lacune con la lettura di classici: qualche anno fa ho letto la "Certosa di Parma" poi ho riletto con grande soddisfazione "I promessi sposi" e successivamente più di recente ho affrontato "I fratelli Karamazov"arenandomi clamorosamente dopo 200 pagg. circa.
Comunque acquisterò il primo volume della trilogia e potremo tornare sull'argomento, ancora Buona Befana a tutti!
P.S.
Ieri sera ho incontrato M.F. e abbiamo piacevolmente chiacchierato un po', fra l'altro gli ho rinnovato l'invito ad intervenire almeno con un commento sul Blog speriamo.. mi farebbe molto piacere: un compagno, e un amico generoso negli anni, che stimo e apprezzo e a cui voglio bene.
Ciao
Roberto
Grazie, Claudio, della segnalazione, terrò presente.
Potrebbe essere una buona idea prendermi la trilogia…
Giacciono però sul mio comodino due libri da almeno un mese: Magdi Allam, "Viva Israele", e Alesina-Giavazzi, "La crisi: può la politica salvare il mondo?"
Adesso, incuriosita dallo spettacolo, ho anche acquistato l’ ultimo di Travaglio…
Roberto recentemente mi ha enunciato la teoria per la quale c’è gente che compra i libri e li legge e gente che compra i libri e non li legge… chiedendomi, subito dopo, con la sagacia che lo contraddistingue: "Ma tu li leggi?"
L’ ultimo libro letto per intero, in realtà, risale all’ estate scorsa ed è naturalmente una storia al femminile, che racconta di come nella Calcutta di oggi gli uomini, pur evoluti nel pubblico, nel privato continuino a essere soggiogati ai voleri delle madri, secondo le antiche tradizioni..idem le donne, vittime delle madri dei mariti, secondo un circolo vizioso difficilissimo a spezzarsi.
L’ impulso a tale lettura mi venne da una tesina sull’ India che mi colpì durante gli ultimi esami di maturità, quindi niente di più probabile che dal blog mi venga la voglia di aprirmi alla lettura del giallo…
INTANTO VI DO UNA NOTIZIONA: su segnalazione di un blogger, ho registrato il film "Soldati a cavallo" che vedrò presto…
Buona Epifania (che tutte le feste porta via…)
p.s. … magari Marco F. intervenisse!
anch'io leggo soprattutto saggistica. il mio problema è anche trovare il posto per i libri: ho le librerie strapiene. Se dovessi smettere di comperare libri con quelli che ho avrei da leggere per almeno 5 o 6 anni.
Altro breve commento: Roberto come hai fatto ad arenarti nei Karamazov? Un libro che ti cambia mentre lo leggi. Una delle espressioni massime della letteratura secondo me (anche se ovviamente mi divertono più i gialli), come La Certosa del resto.
Valeria, Soldati a cavallo è molto bello, fa parte di quella "trilogia" di Ford che comprende anche Rio Bravo e I cavalieri del nord ovest. E' un pezzo che non li vedo, oltre al grande Wayne mi ricordo anche di
un Ben Johnson giovanissimo e altri caratteristi amati da Ford. Spero ti piaccia.
In questo momento io spero che nessuno in Emilia Romagna/Marche vinca un grosso premio alla Lotteria se no mi cambia tutto il giornale...
Vabbè nessuno tranne uno di voi magari :)
Ecco, grazie Claudio!Se vinco, almeno non mi sento in colpa:-)... La speranza è l' ultima a morire, visto che è da stamattina che correggo, non bozze, ma verifiche scritte noiosissime...Che meraviglia una grossa vincita, in grado di rivoluzionare una vita...
Mi metterei immediatamente in aspettativa e poi, con calma, deciderei il da farsi...magari un part time non sarebbe da disdegnare! Potrei dedicarmi alla cultura, leggerei anche i Karamazov e vedrei tutti i film western possibili...Qualche viaggetto, il primo negli Stati Uniti...Poi comprerei varie case: una a Roma, di sicuro. Peccato che quest' anno ho solo un biglietto, che tra l' altro mi è stato regalato, e ho sempre il dubbio che almeno un decimo della vincita mi toccherebbe "mollarlo"..
Preparati a cambiare l' impostazione del giornale, è per una buona causa!
A proposito, non ci hai mai detto le sei volte di non uscita del giornale e neanche i tuoi orari di lavoro...Comunque, da domani anche io ri-inizio e mi sembra di avere come al solito perso un sacco di tempo (troppo), del tutto inutilmente...
E tu, ce l' hai il biglietto?
No, Valeria non compro mai biglietti né di lotterie né soprattutto del superenalotto. A parte il fatto che credo che siano truccate (ad esempio troppo "spesso" esce il sei per le probabilità che ci sono) penso che se è destino che io vinca ho le stesse possibilità non giocando: troverei il biglietto da qualche parte, magari per terra! Bada bene le probabilità non sono molto diverse.
Il giornale non esce l'1 gennaio, il lunedì di Pasqua, il due maggio, il 16 agosto, Natale e Santo Stefano. Quindi io sono sicuramente a casa i giorni precedenti tali date: 31 dicembre, Pasqua, primo maggio, ferragosto, 24 dicembre e Natale.
A mia memoria l'unica eccezione fu il 2 maggio 1994 per un'edizione straordinaria dopo la morte a Imola dell'indimenticabile Ayrton Senna.
Che peccato! avevo scritto un bel commento, ma si è cancellato....
Ci riprovo.
Il tuo pensiero, Claudio, è razionale, ma trovo che potere sognare, anche per poco, quello che si potrebbe fare "vincendo" faccia provare una gran bella sensazione e non vedo l' opportunità di precludersela...
Ayrton era la passione di un mio caro zio, che alla sua morte pianse calde lacrime...Anche a me Senna piaceva, perchè era una brava persona ed era anche umile...Il mio zio, poi, lo adoravo: era un brontolone, poco tollerato in famiglia, e per questo mi muoveva la voglia di difenderlo...Ero la sua confidente preferita!
Curiosità per Claudio: come mai hai scelto questo tuo lavoro? Passione o caso?
Saputo da mio babbo, vecchio tipografo, che cercavano correttori, feci la domanda e superai il test di ammissione. Mi piaceva l'idea di lavorare in un giornale e di sera (avevo così molto tempo libero al giorno). Poi avendo una certa dimestichezza coi computer ed essendo venuta a mancare la figura "culturale" del revisore per cui ero stato assunto, sono diventato un "tecnico" nella gestione di quell'apparente (ma mica tanto) caos da cui ogni giorno nasce (e muore perché dopo 24 ore è vecchio)un grande quotidiano. E ogni mattina si ricomincia. Certo obietterete che il quotidiano oggigiorno è vecchio anche appena uscito con la tv, internet ecc.. Ma volete mettere il fascino e il piacere dell'approfondimento sulla carta stampata!
E’ andata: ho visto il film "Soldati a cavallo/(The Horse Soldiers)" !
Ovviamente non è il primo western che vedo, anzi chissà quanti ne ho visti tra quelli che elencate voi, ma non me li ricordo…Invece, "questo" me lo ricorderò…
Sono anche stata fortunata, perché c’è una storia d’ amore abbastanza corposa, il che non mi è dispiaciuto.
Però, Claudio, ho scoperto che non tutti concordano sulla tua tesi, ritenendo che questo western bellico non faccia parte, della "trilogia militare" di John Ford - Il massacro di Fort Apache, I cavalieri del Nordovest, Rio Bravo - filmati dal regista americano dal 1948 al 1950".
Io comunque aderisco senza dubbio alla tua tesi di esperto.... :-)
Buona notte!
In effetti Soldati a cavallo, a dispetto del titolo, non dovrebbe far parte della "trilogia della cavalleria".
Resta uno dei film più belli.
Se riesci, Valeria, anche Il massacro di Fort Apache e I Cavalieri del Nord Ovest dovrebbero potrebbero piacerti. Senza contare che in praticamente tutti i western c'è anche la storia d'amore.
Concordo con Claudio sul valore della carta. A casa mia il Carlino è sempre entrato e continuerà ad essere il giornale della mia città. Poi leggo anche altro, quotidianamente in ufficio il Sole (ma è un giornale che mi piace poco, oltre a sporcare le mani più di ogni altro).
Buona giornata (senza neve ... direi, per la gioia dei pendolari :-).
Ok, Massimo, si può fare...Vi allerto, però, a dirmelo se li programmeranno in tv!
La preparazione di tutti i miei compagni blogger su qualunque argomento mi colpisce continuamente e mi spinge alla curiosità....
Buon pomeriggio!
p.s. W il Carlino!
Avete ragione su Soldati a Cavallo, la fretta di scrivere quando sono al lavoro mi ha indotto a uno scambio di film! Questo è del '59, successivo e anche un po' meno quotato malgrado l'ottimo Holden.
De I Cavalieri del Nord Ovest e Il Massacro di Fort Apache ho il dvd, mentre Rio Bravo non l'ho mai trovato (non che lo stia cercando disperatamente, ma ...) ed è forse l'unico dei principali film di John Wayne che mi manca in dvd oltre ad Ombre Rosse :-(
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