domenica 13 ottobre 2024

Alla riscoperta di Mickey Spillane

Spillane, Hammet, Chandler, il trio di autori gialli dell'America dei gangster e dei poliziotti rudi.

I loro Hammer, Spade e Marlowe sono gli antesignani dell'Ispettore Callaghan di Clint Eastwood e di Paul Kersey di Charles Bronson.

Duri, spietati, onesti.

Ce ne vorrebbero ancora, anche in Italia, soprattutto in Italia, di personaggi così, peccato che siano solo frutto dell'immaginazione di tre autori che sto riscoprendo in questi mesi.

Spillane lo avevo letto tanti anni fa, quando ancora, in estate, scambiavo libri con un mio amico di infanzia e lui mi consegnò due gialli di questo Mickey Spillane.

Allora non ne compresi la velocità dell'azione e la trama, senza fronzoli, in cui, alla fine, il Bene trionfa sul Male e non ci fu seguito.

Qualche mese fa, nella mia ricerca di gialli che non fossero inquinati dal politicamento corretto imperante nelle trame odierne, vidi che la Fanucci, casa editrice storica della letteratura fantastica e di fantascienza,  si era lanciata anche in altri settori.

Tra questi la ristampa (forse a diritti scaduti, chissà) dei romanzi di Mickey Spillane con protagonista Mike Hammer, detective tutto di un pezzo, il cui linguaggio e le cui considerazioni sulle donne oggi sarebbero oggetto di aspri commenti e censure.

Tali romanzi vengono anche pubblicati in edizione digitale e così, costretto dalle esigenze di spazio che non ho più per i libri cartacei comunque miei preferiti, ne ho acquistato uno.

Sono rimasto folgorato dalla bellezza delle situazioni, senza un solo briciolo di quelle paturnie che si leggono oggi, soprattutto nei romanzi gialli scandinavi.

Due-trecento pagine di trama, di scazzottate, di sparatorie, di morti e di belle donne.

Quasi immediato l'acquisto di un secondo, poi un terzo e, adesso, un quarto romanzo.

Consigliabilissimi.

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