Come ogni anno dal 2004, il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, dedicato ai nostri Connazionali vittime della ferocia assassina dei comunisti slavi.
Una violenza che non finì con le Foibe, ma che è continuata con gli espropri, le persecuzioni, la costrizione all'esilio degli Italiani di Fiume, Istria e Dalmazia, Terre Italiane solo provvisoriamente sotto amministrazione slovena e croata.
In questo 2019 c'è qualcosa di nuovo nell'aria.
Incredibilmente (o forse non tanto visto il radicale cambiamento del governo nazionale) la Rai si è ricordata della ricorrenza.
Venerdì 9 è andato in onda il film Red Land (Rosso Istria) che narra la vicenda di Norma Cossetto, violentata e uccisa dai comunisti slavi.
Un simbolo delle tante violenze che gli Italiani hanno subito a Fiume, Istria e Dalmazia e che è complessivamente rappresentato dalle Foibe, cavità carsiche dove vennero barbaramente gettati,a volte ancora vivi, gli Italiani catturati dalle truppe di Tito.
E' strano vedere sulla Rai un film che non appartiene al novero di quelli certificati dalla intellighenzia globalista, anche se, a pensare male, si può rilevare come sia stato trasmesso su rai3, cioè sulla rete marginale della Rai e in concomitanza con il Festival di Sanremo che notoriamente schiaccia tutti gli altri ascolti.
In compenso oggi ci sarà una edizione speciale di Radio Anch'io su radio uno per commemorare la data del 10 febbraio.
Sono passati settanta e più anni, ma si comincia finalmente a parlare di quel che accadde a cavallo della fine della seconda guerra mondiale a Fiumi, in Istria e in Dalmazia.
Il Giorno del Ricordo diventa così una data sempre più significativa nel panorama delle celebrazioni e ricorrenze che si susseguono ogni anno.
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