Con il decreto del Governo su reddito di cittadinanza e "quota cento", siamo tutti (o quasi) diventati dei pensionati potenziali (noi del 1956 e dintorni).
Chi infatti ha compiuto 62 anni entro il 31 dicembre 2018 ed ha almeno 38 anni di anzianità potrà accedere alla pensione dal 1° aprile 2019, con la possibilità di effettuare tale scelta in ogni momento del prossimo triennio.
Ma non c'è solo questo.
Il Governo ha bloccato il vergognoso, progressivo, rialzo dell'asticella per la pensione anticipata, congegnato da Monti e dalla Fornero per condannare le persone al "fine lavoro: mai".
Questo comporta una retrocessione del traguardo per la pensione anticipata, secondo le regole Fornero, di circa quattro mesi (inclusa la finestra trimestrale).
Il tutto per arrivare ad un obiettivo ragionevole che, per la pensione anticipata, preveda 41 anni di anzianità che mi sembrano un numero congruo.
Non credo di approfittare di questa opportunità (ho in mente un altro percorso), ma è bello sapere che c'è.
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