Non ho mai avuto la sensazione, come in questi giorni, che ci sia una massa enorma di "volontari", organizzazioni no profit, non governative.
Tutti scatenati nel chiedermi l'obolo di un contributo (e a volte fissano anche una tariffa minima).
Magari quello di tali organizzazioni sarà oggetto di un altro intervento, qui mi occupo dei "volontari".
Non sono riuscito ancora a capire se i "volontari" che si presentano per le strade con le casacche verdi o azzurre o rosse, siano pagati o meno.
Spero di sì.
Perchè credo che ogni lavoro debba essere pagato, poco o tanto che impegni, mentre temo (e a volte hanno cercato di accollermelo) che certuni ragionino tipo: questa attività ti piace, quindi è per te già abbastanza gratificante svolgerla per nostro conto. Non vorrai mica anche essere pagato , vero ?
Eppure la remunerazione darebbe dignità anche ad un'attività oggettivamente invasiva e irrispettosa della sfera privata altrui come quella di fermare i passanti in piazza per chiedere denaro per questa o quella iniziativa.
A meno che i "volontari" non siano persone che, vivendo di rendita propria, non dedichino il loro tempo in attività che reputano utili.
Ma non mi sembra proprio che sia il caso dei ragazzi che troviamo nelle piazze e nelle strade di Bologna.
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