domenica 28 giugno 2015

Leonida e Tsipras

Un accostamento molto ardito.
Abbiamo tutti studiato che dalle Termopili a Maratona dove fu messo in rotta Dario, a Salamina e Platea, dove il figlio di Dario, Serse, fu sonoramente sconfitto e ricacciato in Asia, la Grecia salvò l'Occidente dalla persianizzazione, permettendo la nascita e la crescita di Alessandro Magno e, più in Occidente, la crescita di Roma.
Dicono i sacri testi che fu tutto il popolo ateniese ( e non solo) a schierarsi contro l'ultimatum persianoi, anche se tutto "diceva" contro i Greci.
Oggi il novello Leonida (absit iniuria verbis) sembra voler essere Tsipras, un giovanotto levantino che dopo aver inchiodato le consorterie finanziarie internazionali in estenuanti trattative, per guadagnare ancora qualche giorno è ricorso alla chiamata al voto popolare.
Un esempio di democrazia, si direbbe.
Un espediente, dicono altri.
Sicuramente è giusto che i Popoli, nella loro assoluta Sovranità, decidano della loro sorte.
E mi piacerebbe che si votasse anche in Italia, se restare in ginocchio davanti alla Merkel, se continuare con l'euro, se rinunciare alla nostra Sovranità e Indipendenza per un qualcosa che porta solo tasse, clandestini e povertà.
Ma nel pieno rispetto del voto greco credo che i Greci debbano anche dirci come intendono ripagarci dei soldi che abbiamo loro prestato.
Noi Italiani, poveri come siamo, abbiamo crediti per 40 miliardi di euro, praticamente, con quei soldi, si potrebbero abolire Imu, Tasi e dimezzare le tasse sui risparmi e quelle sui redditi.
Come intendono i Greci restituirci i nostri soldi che loro hanno ben utilizzato per vivere al di sopra delle loro possibilità ?
Sì, perchè i debiti vanno pagati, sempre, senza se e senza ma.

P.S.: Conosciamo tutti la Storia. La resistenza alle Termopili consentì ai Greci di organizzare un esercito e sconfiggere Dario a Maratona. Ma Leonida, alle Termopili, fu sconfitto e perse la vita ...

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