Sono sbalordito nel leggere dei "disastri" derivati da una modesta nevicata di 30-40 centimetri.
I telegiornali e i giornali radio riportano, come prime notizie, quelle sul maltempo.
Il Carlino oggi occupava una decina di pagine per interviste, cronache e fotografie.
Nel terzo millennio mi pare assurdo che settecentomila Italiani debbano restare uno, due, tre giorni senza energia elettrica, cioè senza riscaldamento.
Capisco che una nevicata possa, nell'immediato, creare rallentamenti di circolazione o anche interruzioni di servizi, non che si trasformi in una "tana libera tutti" per cui saltino aerei, treni, appuntamenti.
Ma allora come fanno nel nord europa ?
E' assurdo che il comune di Bologna inviti i propri dipendenti a restarsene a casa e poi non chiuda le scuola, salvo poi accorgersi che non ci sono gli addetti pre preparare i pasti dei bambini.
Allora mi rispondo che non sono le avversità atmosferiche a causare i danni, bensì l'incapacità umana.
E lo si vede anche quando una semplice pioggia provoca rivoli di acqua ai margini di strade importanti come Via Rizzoli e Strada Maggiore (e speriamo che dopo il disagio causato dai lavori, sia risolto questo problema).
Probabilmente gli amministratori comunali dovrebbero occuparsi meno (o per nulla) di unioni cosiddette "civili", di immigrati, di organizzare festival canterini e invece guardare alla vivibilità delle strade ed alla sicurezza dei cittadini.
Sicurezza che si coniuga sul duplice binario dell'ordine pubblico, del contrasto alla criminalità (furti, scippi, rapine nelle case) e di fruibilità della città (mezzi pubblici puntuali, illuminazione, tombini funzionanti, servizi pubblici efficienti, strade percorribili senza doversi esercitare nei percorso di guerra per le buche ...).
E viva la neve anche perchè ci mostra quali amministratori hanno saputo fare il loro lavoro e quali si siano limitati solo a vuote chiacchiere.
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