ome ogni anno in estate sono molto impegnato nella raccolta, consumo e conservazione dei frutti dei mei alberi.
Quest'anno la frutta è stata terribilmente in anticipo, battendo tutti i record di precocità: la causa è ovviamente l'inverno mitissimo (anzi, il non inverno) seguito da una primavera quasi altrettanto mite. L'estate relativamente fresca non ha potuto più influire perchè i giochi, per la frutta, erano ormai fatti.
Cominciamo quindi con la frutta rossa:
ciliegie e amarene: produzione buona (anzi, ottima per le amarene) che sono riuscito a smaltire senza fare conserve o marmellate, grazie anche al fatto che è frutta che riesce a conservarsi abbastanza a lungo in frigorifero
a seguire, ecco le pesche precoci di giugno, smaltite fresche senza problemi, i fichi fioroni, che non sono riuscito quasi a mangiare perché me li hanno divorati tutti gli storni (sono uccelli ghiottissimi di fioroni) ed infine i rusticani, anch'essi smaltiti senza problemi in quanto l'albero grande si è seccato e i due alberini piccini hanno per il momento una produzione molto modesta.
A fine giugno ho raccolto le noci di S.Giovanni che ho messo in infusione per fare il nocino.
Sempre a fine giugno ho raccolto l'uva spina, il ribes e le more: anche questi piccoli grutti li ho smaltiti senza problemi mangiandoli freschi.
Nella prima metà di luglio è iniziata la raccolta delle bacche di sambuco, che ho utilizzato soprattutto per fare delle marmellate (che vengono benissimo). Ne ho anche messe alcune in infusione per fare il liquore di sambuco
Il mio albero di corniolo quest'anno ha prodotto i primi frutti, anzi il primo frutto: una sola corniola che ovviamente ho smaltito senza problemi.
A metà luglio è iniziata la grande raccolta delle prugne bianche (varietà amola). Negli ultimi anni la produzione era stata abbondantissima, esagerata, ma quest'anno è risultata molto, molto minore: comunque, oltre a mangiarle fresche, ho fatto alcuni vasi di marmellata e alcuni vasi di frutta sciroppata (ma molti di meno rispetto agli anni scorsi).
Contemporaneamente alle prugne maturavano le pesche, ma non avendo più tanti alberi, le ho smaltite senza problemi.
Ricchissima invece la produzione delle prugne nere (varietà stanley), la cui raccolta e conservazione (frutta sciroppata) mi ha impegnato intensamente fino ad oggi.
Ora sono alle prese con i fichi: oltre a mangiarli freschi, faccio delle marmellate e li secco al sole . Ne ho anche messi alcuni in infusione per fare un liquorino.
Dimenticavo: con le bacche del lauroceraso ho fatto alcuni vasetti di ottima marmellata, mentre altre le ho messe in infusione per fare il laurino.
E prossimamente:
sta per iniziare la raccolta delle pere
e dopo seguirà quella delle mele.
e in settembre l'uva
in ottobre le zucche e le nespole.
I lavori continuano....
2 commenti:
Capisco perchè tu veda la pensione come un traguardo. Le prugne "amola" sono quelle tenere (che purtroppo si tengono per pochi giorni) che vengono anche chiamate "molona" ?
si sono quelle, però non è che si tengano per alcuni giorni; in genere sono abbastanza durature. Forse però ci sono due diversi tipi di "molona": uno meno consistente, tenero
e uno più consistente
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