Nel momento in cui scrivo conosciamo
solo le quattro semifinaliste: due europee e due sudamericane, un
classico.
Da sempre (il primo mondiale che mi
ricordo è quello inglese del 1966) provo una spiccata avversione per i sudamericani e per i brasiliani in primis (ma gli argentini li hanno ormai raggiunti).
Mentre invece ho sempre sperato nella
vittoria di squadre europee, anche di nazioni che in genere non
apprezzo e non stimo come Germania e Francia.
Quaranta anni fa si disputò il
mondiale di Germania, a Monaco, l’unico mondiale dei nostri cinque
anni del Galvani.
Vedemmo assieme alcune partite,
nonostante l’eliminazione immediata dell’Italia ad opera di
Polonia e Argentina.
Quel mondiale vide quattro europee
semifinaliste e una finale allora inedita tra Olanda e Germania che
vinse il suo secondo titolo.
Era la Germania di Beckembauer e Gerd
Mueller (gli stessi che sconfiggemmo nell’epica seminale di Messico
1970), contro l’Olanda di Cruyff, Neeskens, Krol, Rep.
L’Olanda avrebbe meritato, così come
avrebbe meritato nella finale di quattro anni dopo persa contro
un’altra squadra organizzatrice, l’Argentina.
Ecco, se dovessi esprimere un desiderio
consolatorio per l’eliminazione dell’Italia, direi: finale
Olanda-Germania e vittoria dell’Olanda.
Tutto sommato credo che, come premio
“alla carriera”, l’Olanda se lo meriti … ove riuscisse ad
arrivare in finale …
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