lunedì 21 aprile 2014

21 aprile: Natale di Roma

Mi sono spesso domandato perchè non venisse sfruttato il filone, enorme e spettacolare, della Storia di Roma per film e romanzi.
Certo ci sono stati sceneggiati (la storia di Cesare, ad esempio) o film (ad esempio il Gladiatore, senza contare i vari kolossal del passato però tutti sbilanciati verso l'apologia della religione cristiana che è rappresenta solo la parte conclusiva della Storia di Roma, il periodo della decadenza) o romanzi (mi piace ricorda la "nostra" Danila Comastri Monatanari con il suo ciclo su Publio Aurelio Stazio) ma nulla se paragonato a come hanno saputo sfruttare gli Statunitensi l'epopea del West.
Eppure la Storia di Roma non solo non ha nulla da invidiare per contenuto e per spettacolarità, ma rappresenta anche un inno all'Individuo.
Sì, perchè se è vero che Roma è il primo grande stato, con una amministrazione puntuale e organizzata, è altrettanto vero che la Storia di Roma è la storia dei Grandi Romani che hanno dato lustro alla loro città.
Roma che, con i suoi Grandi, come Cicerone, tramanda se stessa, ma anche Valori universali esistenti e conosciuti sin da prima di Cristo: honeste vivere, unicuique suum, noli tangere.
Roma che ha esteso la sua civiltà su tutta europa, dando alla nostra Civiltà quel vantaggio che l'ha resa la Civiltà guida della Terra.
Roma che ha applicato il principio dello ius sanguinis, perchè non basta essere nato in un luogo per appartenervi e per ereditarne lo spirito, ma bisogna possederne lo spirito che solo la discendenza di sangue può dare.
Roma che ha unificato l'Italia.
Roma che, probabilmente, faticherebbe ai riconoscere nei romani di oggi, i propri legittimi discendenti.
Mi piace, quindi, a 2767 anni dalla sua fondazione, ricordare la Roma della passata grandezza, sognando che possa nuovamente risplendere.

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