domenica 19 gennaio 2014

Miracolo a Bologna

La terzultima della classe ferma, giocando in dieci l'ultimo quarto d'ora, la terza.
Un pareggio che vale, moralmente, come una vittoria per il modo in cui è stato agguantato, per il gioco ordinato che il Bologna ha messo in mostra (ad eccezione di quei venti minuti che ci sono costati due reti al passivo) e, soprattutto, per il recupero di Rolando Bianchi, preposto a finalizzare il gioco con i goals ma che, fino ad ora, ne aveva realizzato uno solo.
La sostituzione dell'allenatore (ma io non avrei mai preso Ballardini che aveva rifiutato Bologna due anni fa) ha prodotto la scossa salutare, perchè di questo e solo di questo si tratta attese le indubbie capacità di Pioli che, però, non era più ascoltato dai giocatori (e questa è una critica ai giocatori che, da professionisti quali sono, dovrebbero sempre rispettare il "mister").
Ripresi in classifica Chievo e Sassuolo, distanziati Livorno e Catania, questo Bologna, se saprà ripetersi giocando come contro il Napoli, potrà salvarsi anche nel cinquantenario dello scudetto e consentirci di fare una gran festa il prossimo 7 giugno.
Stasera, almeno, possiamo sognarlo ...

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