giovedì 20 giugno 2013

E' severamente vietato parlare all'autista

Una volta gli autisti degli autobus bolognesi (e i controllori sempre presenti) vestivano rigorosamente in divisa.
Un adesivo avvisava i passeggeri che "è severamente vietato parlare all'autista" che doveva concentrarsi sulla guida, sulle strade, sulle fermate, nel rispetto di orari, del traffico, della incolumità dei passeggeri.
Solo timidamente qualcuno azzardava chiedere una informazione che l'autista forniva con competenza alla prima sosta.
Oggi tutto è cambiato.
Ogni autista si veste come gli pare e parla allegramente con i passeggeri che conosceo e quando manca un interlocutore è attaccato costantemente a quello strumento del demonio che è il telefono cellulare.
Litigando con mogli, mariti, fidanzate/i, amici, broker e organizzando partite di calcetto e cene.
Tutto rigorosamente coram populo.
Così capita che ci si dimentica una fermata e quando si realizza che ci si doveva fermare, ecco l'inchiodata dalla quale si salvano solo coloro che stanno attenti al percorso oppure quando si è stipati come sardine.
E che dire della scarsa conoscenza persino della vicinanza delle fermate della linea che si sta guidando a luoghi noti ?
Per forza, quasi non si sente più un autista con la parlata bolognese !
E dove sono finiti i controllori ?
Eppure dicono che i dipendenti pubblici (e quelli comunali in particolare) siano legioni.
Perchè in almeno tre anni di frequentazione di autobus ho visto solo tre o quattro volte salire i controllori ?
Perchè il più delle volte sono l'unico a timbrare il biglietto ?
Forse sono l'unico bolognese privo di abbonamento ?
Scommettiamo che se privatizzassimo i trasporti, ci sarebbe maggiore controllo e il servizio oltre a migliorare la qualità, sarebbe anche in attivo ?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Max sei un terribile conservatore,ma questa volta sono d'accordo con te su quasi tutto il post.Solo rilevo la topica statistica. ti assicuro che i controllori ci sono e come. Io che prendo il mezzo due volte al giorno li becco almeno una volta al mese.Comunque rilevo anche una pessima qualità della guida.
a presto
Rob

valeria ha detto...

La mia idea è ancora più liberista, visto che io evito accuratamente gli autobus....

Massimo F. ha detto...

Roberto, non c'è più nulla da conservare, ma solo da restaurare e da reagire :-). Quanto alla statistica, è vero che io l'autobus lo prendo al massimo una volta al giorno, ma trovare i controllori una volta al mese prendendolo due volte al giorno, equivale ad una percentuale, considerando 20 i giorni lavorativi di un mese, di appena il 2,5%, Decisamente insufficiente con tutto il personale che abbiamo nel pubblico impiego.
Valeria, potendolo evito anche io i mezzi pubblici. Magari se eliminassero i divieti per i mezzi privati ... ;-)