
Le
vacanze incombono con il loro carico di aspettative che, forse,
rappresentano il momento più piacevole, come il sabato del
villaggio in cui l’aria di festa è preliminare ed essenziale alla
festa stessa.
Personalmente
delle vacanze ho sempre apprezzato i momenti di riposo assoluto, che
non significa fare nulla, ma fare senza essere condizionati da orari
e scadenze.
Non
amo il mare (troppa gente, troppo caos, troppi bambini, troppe urla,
troppo vento …) e quindi le mie vacanze sono orientate verso la
montagna, che siano Dolomiti o, più modestamente in tempi di crisi e
non apprezzando viaggiare in assenza del teletrasporto di Star Trek,
Appennino.
Sin
da piccolo sono stato avvicinato alla montagna quando, nel 1962, per
la prima volta con i miei genitori andai a Selva di Val Gardena, che
era ancora un borgo montano, con due soli alberghi (uno chiuso), le
mucche che pascolavano vicino alle abitazioni, la signora presso la
quale affittavamo l’appartamento che ci portava, ogni mattina, del
latte appena munto ed io che speravo, ogni mattina, che fosse brutto
tempo per evitare le passeggiate cui mi obbligavano i miei,
preferendo giocare con i bambini del luogo o leggere qualche fumetto
e, pochi anni dopo, qualche bel romanzo di Salgari o Verne.
Ho
il vezzo di dire che non sono cambiato.

Una
speranza, negli ultimi anni, peraltro vana.
I
libri di Salgari e Verne li ho ancora (e anche il primissimo libro
che mi fu regalato: Pinocchio …) e mi piace vederli bene ordinati,
anche se da anni non li prendo in mano.
Riprendo
invece, periodicamente, I Promessi Sposi, un romanzo storico che
certi professori non ci hanno fatto amare ed altri, invece, ci hanno
proposto con la sua potente narrazione.
Un
romanzo, quello di Manzoni, che mi appare, ancora oggi, godibilissimo
e di grande insegnamento storico e morale.
Ma
le vacanze estive non sarebbero tali se non fossero pervase da un
brivido … giallo.
La
Mondadori ha proposto negli ultimi mesi un’autrice
a me sconosciuta: Josephine Tey.

Quindi
una narrazione che richiama quella di Agatha Christie, fondata non
sugli effetti speciali, ma sul ragionamento, l’indagine, le
deduzioni.
Sono
quattro romanzi freschi come se fossero stati scritti oggi ma
depurati di tutti gli elementi considerati un obbligo dello scrittore
moderno di gialli (sangue, depravazione, sesso, sparatorie).
Un’altra
bella ambientazione è quella della Parigi di fine ottocento
tratteggiata nei romanzi di Claude Izner, pseudonimo sotto il quale
si celano le autrici, due libraie di Parigi.

Sempreverdi
i romanzi di Ellis Peters, Danila Comastri Montanari, Peter Tremayne, Lindsey Davis,Candace Robb con i loro romanzi giallo-storici, mentre per tornare ai
gialli tradizionali abbastanza centrati quelli di due serie di
successo come l’Ispettore Barnaby (qui abbiamo veramente una base
letteraria con Caroline Grahame) e di Castle che ripropone il gioco
del telefilm, tra i personaggi del telefilm e quelli che nel telefilm
sono citati come personaggi letterari.
In
una ipotetica valigia per i libri ci stanno anche i saggi e allora,
in mancanza di romanzi di fantascienza che mi abbiano particolarmente
impressionato, ecco che per l’edizione Elara è uscita “Cartografia
dell’inferno”, una storia di fantascienza curata da Gianfranco de
Turris, apprezzato esperto, con la partecipazione del compianto
Ernesto Veggetti, deceduto poco più di un anno fa.

Buone vacanze !
3 commenti:
Buone Vacanze !!
Io sono tornato da poco da due settimane di ferie in assoluto relax.
Condivido perfettamente il tuo post: anche per me, dolce far niente, spostamenti in auto per visitare i dintorni ridotti al minimo (con sconcerto delle gentilissime persone che ci ospitavano, abituate a frotte di turisti assatanati che volevano visitare quante più località possibile, con guide, macchine fotografiche sempre pronte, la smania di andar dappertutto,ecc.).
Per noi invece, riposo assoluto, bagni di mare insieme alla nostra cagnona nella spiaggetta esclusiva dove c'eravamo solo noi e la lettura di tanti, tanti libri. Ovviamente, i libri che ho letto io non li posso raccomandare a nessuno (storia medievale, alpinismo, astronautica, geografia e, da ultimo, una sorta di biografia di Jack London, o meglio, la storia della sua grande avventura nel Klondike durante la mitica corsa all'oro del 1896/98: è il libro che sto ancora leggendo).
Ancora Buone Vacanze
Caro Max,se credessi alla tele patia sarei davvero impressionato. infatti 2 minuti prima di aprire il nostro blog volevo chiedere e tutti voi ( che so essere esperti)un buon titolo giallo da portarmi al mare.Infatti la lettura sotto l'ombrellone sconsiglia i saggi troppo impegnativi.E quindi ti ringrazio della utilissima carrellata che utilizzerò nella mia scelta. Devo anche ringraziarti per il tuo solerte interessamento per ciò che sai. Mi sono orientato diversamente ma ho telefonato alla tua gentile amica.Però sarebbe stato divertente trovarsi al bar al mattino in quel di Fanano davanti a briosce e cappuccio per commentare con la verve che ci accompagna le ultime bizzarrie del "rieccolo".:)
Un augurio di buone vacanze a tutti voi amici.
Un po' in ritardo ... :-)
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