Cari amici e "care amiche"eccomi di ritorno, il lavoro e un paio di week end consacrati alla lettura ed alle cure paterne, mi hanno tenuto lontano dal blog e me ne scuso con voi.
Mi unisco al cordoglio per la morte del grande Giacomo Bulgarelli, una figura centrale anche nel mio ricordo di "piccolo" tifoso. Bulgarelli oltre ad essere un grande calciatore era anche un emblema della Bolognesità migliore ,ogni tanto negli ultimi anni lo incrociavo in qualche osteria, la chiesa? Col suo aspetto pacioso conversava con giornalisti e amici davanti al canonico bicchiere di vino. Credo che se non avesse avuto la ventura di incrociare un Gianni Rivera e un Sandro Mazzola la sua grandezza di calciatore sarebbe stata ancora di più apprezzata.
Riposi in pace.
Mercoledì scorso mi aggiravo per il centro all'altezza di "EAtaly" durante la risicata "ora d'aria" quando vedo un signore indubbiamente di bell'aspetto, alto e atletico, con borsa nera distrattamente maneggiata, e lo sguardo rivolto verso gli attici dei palazzi circostanti. Non sembrava avere fretta e camminava lentamente, aveva qualcosa di familiare , ma sulle prime non riuscivo ad avere la certezza che fosse chi pensavo che fosse, e così mi sono avvicinato ( Massimo, non pensare male!); una luce inconfondibile nel suo sguardo mi ha dato certezza: era l'arch. M.O. il mio primo grande amico e compagno di banco per i tre anni delle medie, nonchè compagno di studi e di "merendine" casalinghe anche negli anni duri del ginnasio. Abbiamo parlato, erano anni che non lo vedevo! Abbiamo ricordato le nostre "jam session" con te Claudio ( attenzione che M.O.suona ancora la chitarra!!)e A.G.. Io sull'entusiasmo ho promesso che avrei organizzato un amarcord musicale a casa mia e perchè no?
Poi gli ho parlato del Blog ma mi è sembrato un pò freddo sull'argomento, comunque l'ho pregato di intervenire poichè tutti e massimamente la nostra "Vale" ci terrebbero molto.
Si vedrà.
Ed ora allacciatevi le cinture: voglio fare un eccezione al mio codice di autodisciplina sul blog. Parlo di politica!
Come massimo F. e Valeria ben sanno io sono un appassionato cultore di talk show politici, l'unico che per motivi di sonno mi sfugge è "porta a porta" ma il "prime time" televisivo lo becco tutto.
Premetto che circa l'attuale panorama politico italiano mi definisco un "razionalista critico" non sposo dogmaticamente alcuna linea di partito, non giudico indossando occhiali di parte , mi piace mantenere la mia libertà nel giudicare le persone e le varie tesi: questo perchè la vera libertà di pensiero per me è quella che non si comprime dinnanzi ad un sistema di valori immutabile e nemmeno dinanzi ad ideologie o fedi precostituite siano di natura laica o religiosa, rispecchino una visione scientista o meno.
Oggi, purtroppo il libero pensiero non gode di buona salute, l'informazione non è quasi mai libera( nel senso che ho chiarito in precedenza) e quindi per ascoltare un pensiero degno di questo nome ci dobbiamo rivolgere ai filosofi. Vado oltre e dico per onestà intellettuale che oggi, a mio parere in Italia gli uomini di destra non sono all'altezza delle idee che sottendono (la destra liberale non esiste più da decenni) e la sinistra, pur avendo uomini intellettulmente forse più solidi, è ancora inerzialmente legata ad una visione dei problemi che non mi appartiene.
Questo il risultato di un "quasi ventennio" anomalo che ha interessato il nostro paese. Io credo che un sano Umanesimo,inteso proprio in senso filosofico, dovrebbe sempre ispirare le decisioni anche politico - morali più complesse, accompagnato dal buon senso per evitare aberrazioni. Siete tutti molto sagaci e avrete certamente intuito che queste mie frammentarie e disordinate considerazioni sono state "tirate" dal caso "penoso" che ha riempito le pagine dei giornali in questi giorni e che per pudore non ho voluto citare direttamente, cercando solo di sorvolarlo. Tuttavia sarei pavido se non vi rendessi esplicitamente partecipi del mio punto di vista sulla vicenda: tralasciando il modo assolutamente inadeguato con cui la politica ha gestito la vicenda, semplicemente io sono favorevole ad una legge sul "testamento biologico" allineata a quelle già vigenti in paesi europei più civili del nostro( e ci vuol poco) ma credo che per motivi a tutti noti, in Italia non sarà semplice arrivarci in tempi brevi.
Questo certamente per ciò che attiene al problema, ed alla sua soluzione diciamo "politica", ma, a monte, aleggia ineludibile e ben più importante, la necessità di ripensare la morte in termini filosofici nell'attuale quadro della Civiltà Occidentale dove la tecnica sta prendendo il sopravvento e questo è un argomento di ben più arduo respiro.
Un buon fine settimana a tutti!
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5 commenti:
Caro Roberto,
Perchè devi autocensurarti ? Anzi, mi fornisci un assist per una delle mie filippiche sulla decadenza dei costumi ! :-)
Prima di esprimere quel che penso sul c.d. “testamento biologico”, una doverosa premessa, per respingere, in toto e con forza, due tue asserzioni.
1) Non conosco e non riconosco alcuna nazione “più civile” dell’Italia. Anzi, vi sono nazioni occidentali con una legislazione aberrante, priva di Valori, in piena decadenza morale.
2) In Italia non abbiamo leaders di sinistra “intellettualmente più solidi”, perché purtroppo abbiamo una classe politica formata da funzionari di partito e da burocrati. Da D’alema a Fini, da Veltroni a Mastella, da Napolitano al nostro vecchio amico Casini, che nulla hanno a che vedere con le qualità dei Fanfani, degli Almirante, dei Malagodi, dei La Malfa, dei Saragat. Con una sola eccezione. Silvio Berlusconi. Proprio perché non arriva dai corridoi dei partiti o del parlamento, in mezzo a cotanti nani, Berlusconi sembra un gigante. Ma lo sembra non perché lo sia, ma perché, come dice il proverbio, in un paese di ciechi, un orbo è re.
Fatte le dovute precisazioni che, ovviamente, rappresentano il mio personale punto di vista, veniamo al “testamento biologico”.
Non credo che una legge in merito sia una priorità nazionale.
Abbiamo altre questioni più importanti e concrete (l’ordine e la sicurezza nelle nostre strade, l’immigrazione, la tassazione eccessiva …) che non appesantire la nostra struttura legislativa con nuove leggi che aprirebbero solo la strada a svariati contenziosi dai quali gli unici a guadagnarci sarebbero gli avvocati.
Poiché però nella vicenda che ti ha spinto a scrivere il post siamo arrivati al punto che alcuni “interpreti” della costituzione l’hanno presa a pretesto per lasciar morire di fame e di sete una donna disabile, allora credo che ci si possa limitare ad una legge di un solo articolo, di una sola riga: una persona malata non deve essere lasciata morire di fame e di sete.
E magari quelli che sostengono l’eutanasia (e non so quanto possa essere “dolce” una morte per fame o per sete …) sono gli stessi che strillano contro le presunte “torture” inflitte dalla CIA a Guantanamo ai terroristi catturati, nessuno dei quali, però, risulta mai morto di fame e di sete ...
E non dirmi, questa volta, che ho scritto un commento “duro” perché inc****** dal risultato del Bologna: ieri sera ho visto una bella partita, almeno sul piano agonistico e del risultato, perché su quello della tecnica e della classe, questo Bologna non giocherà mai “come si gioca in Paradiso” … ;-).
Roberto sono in linea di massima d’accordo con te sul fatto che ci possa volere una legge sul testamento biologico, ma non credo che al di là di tutto l’Italia sia un paese “meno civile” degli altri e Massimo forse esagera nel “demonizzare” altre nazioni occidentali. Alla base di tutta la questione c’è il fatto che in Italia abbiamo il Vaticano che su certe questioni, a torto o a ragione, influenzerà sempre chiunque ci governi. Così è sempre stato e così sarà. L’approccio religioso e quello scientifico cozzeranno sempre fra di loro e sarà sempre questione di compromessi più o meno abili. Sono d’accordo invece con Massimo sulla sua disamina dei leader politici in campo: Berlusconi che non è un vero politico è l’unico con un carisma paragonabile a quello dei leader della nostra giovinezza. L’unico forse che sarà ricordato dai libri di storia fra 200 anni, pur con tutti i suoi difetti e le sue colpe. Del resto pur con le nefandezze del regime che conosciamo il più grande leader poltico italiano del ‘900 non fu De Gasperi ma Mussolini. Parlo come leader carismatico s’intende, da libri di Storia. Qui fra un po’ ci si batterà tra Delbono, Cazzola e Guazza, se permettete… Se non altro non avremo avventure imperialiste!
Sono contento che hai visto il vecchio Mac, Pasc…ano di ferro, davvero Massimo ignoravi la cosa?, se organizzi fatemi un fischio. Intanto magari cambio le corde alla chitarra.
Sapevo che Mac aveva un "debole" per MG (ed era motivo di innocenti sfottò) ma non al punto da arrivare a costituire delle "fazioni" ... :-)
Evidentemente non mi sono spiegato bene. Io non demonizzo l'Occidente, anzi sono, da sempre, un sostenitore della tesi per cui la nostra è una Civiltà superiore a qualunque altra civiltà abbia mai calcato questa terra, perchè hga dato di più al maggior numero di persone. Ma non posso nascondermi che vi sono alcune leggi per me ripugnanti. E per fortuna che in Italia c'è il Vaticano (e solo dico io che sono agnostico ... ;-).
Del testamento biologico.
Non sarà facile una normativa in tal senso perché sul campo si contendono il terreno due ideologie totalmente contrapposte.
Nonostante io su molti argomenti sia schierata dalla parte di coloro che sarebbero inquadrabili nel gruppo che si autodefinisce per la vita, mi risulta però difficile chiamare "vita" quella di E. Si dice, anche in questo blog, che si è lasciata morire di fame e sete una ragazza, ma non sono sicura che questo sia vero. Ed è incredibile che, sul fronte scientifico, pure, si dica bianco e poi nero...
Effettivamente, lo schierarsi da una parte o dall’ altra, nel merito, presupporrebbe una maggior certezza sul piano delle conoscenze mediche; in attesa di questa certezza, non escluderei la possibilità di un testamento biologico per tutti coloro che effettivamente intendessero disporlo(...nel testo al vaglio del Parlamento si parla di autorizzazione, negli altri Paesi Europei di "disposizione"!!)
Va da sé che da questa soluzione discenderebbero un’ infinita serie di casi e situazioni "pericolose" e dubbie...
Della pena di morte.
Sono assolutamente contraria. Anzi,in ogni anno scolastico tengo una lezione sull’ argomento e risulta un dato, che per gli studenti è normale, meno per persone colte e adulte: la grande confusione che regna tra pena di morte ed effettività della pena. Spesso quelli che si dichiarano a favore della prima, in realtà sono semplicemente a favore della seconda.
E qui purtroppo non trovo che l’ Italia sia così evoluta: siamo un Paese che riconosce solo diritti, dimenticandosi dei doveri. Questo ci espone alle note conseguenze, e personalmente sono in attesa di conoscere in dettaglio il pacchetto sicurezza, che servirà peraltro a ben poco se l’ approccio "punitivo" rimarrà sulla carta.
Di Berlusconi
Personaggio atipico e difficilmente inquadrabile solo in positivo. Certamente certe sue "cadute" di stile (chiamiamole così)discendono dal suo non nascere come politico (caratteristica molto molto apprezzabile), ma anche da una certa "mega" megalomania che non può non lasciare senza parole anche i suoi sostenitori più moderati.
Infine:
Robi, ti definisci "razionalista critico" e dici di non sposare dogmaticamente alcuna linea di partito.
Però, voti...
Su che base dai il tuo voto?
Non vorrei essere sempre quello che mette i puntini sulle "i", ma un paio di precisazioni sono doverose.
Anch'io credevo inizialmente che Eluana fosse tenuta in vita da una qualche macchina che svolgesse funzioni vitali. Invece sono inorridito imparando che il famoso protocollo autorizzato persino dalla Cassazione e sostanzialmente timbrato da Napolitano consisteva nel privare, progressivamente, il malato di acqua e cibo, perchè tutte le altre funzioni erano regolari ! Tanto è che lo scontro, adesso, sul testamento biologico vede contrapposti il Centro Destra e la sinistra sul considerare "cura" l'alimentazione e l'idratazione. Una posizione aberrante e inquietante per il futuro di ciascuno di noi.
Sulla pena di morte io sono sempre stato favorevole. Mi ricordo che nel 1975 passai attraverso cordoni di extraparlamentari e di poliziotti per andare a firmare la relativa petizione del Fronte della Gioventù in Piazza Minghetti (petizione che fu sottoscritta da un numero di cittadini bolognesi - nonostanti i rischi che si correvano a passare in quelle autentiche forche caudine a dimostrazione della "democraticità" dei comunisti ! - triplo rispetto agli elettori dell'MSI alle elezioni amministrative di quell'anno).
E' ovvio che la pena capitale non può essere applicata in ogni occasione, ma per reati particolarmente efferati (strage, omicidio di funzionari di Polizia o Carabinieri, omicidi seriali), con certezza della colpa (ad esempio non come i processi tipo Cogne che lasciano aperti tanti dubbi perchè sono indiziari) e con l'esecuzione rapida della sentenza, perchè una sentenza rinviata di anni non sortisce lo stesso effetto deterrente, essendosi persa l'impressione sociale del delitto. In sostanza la pena di morte deve esser vista sotto il triplice aspetto della deterrenza, della compiuta giustizia e della messa in sicurezza della società impedendo che un criminale così efferato possa, per qualche cavillo, per fuga dal carcere o altro, tornare libero e reiterare il delitto.
Ovvio che la effettività della pena è un altro pilastro che ripristinerebbe un po' di giustizia. Ma questo presuppone uno stato e una politica al momento inesistente in Italia (guarda come anche le ronde persino disarmate - cioè praticamente inutili - siano state - sempre per volere del solito frenatore del Quirinale - espunte dal decreto in emenazione e come siano costantemente perseguitati quanti reagiscono contro i rapinatori e i ladri).
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