domenica 23 febbraio 2025

05119937453

Il numero di telefono che è nel titolo mi sta chiamando da alcuni giorni, insistentemente.

Lo vedo perchè, avendolo bloccato, mi viene notificato il tentativo di chiamata.

Sono andato a cercarlo nei siti, come Tellows, in cui vengono esposti i numeri dai quali chiamano i call center per proporre cambi di utenze varie.

La maggior parte ha commentato negativamente, scrivendo di un operatore che tende a far pronunciare "sì" all'interlocutore con la "scusa" di una autorizzazione per la privacy, un "sì" che però potrebbe anche essere utilizzato per dar corso ad un contratto.

Una spiegazione che mi sembra appropriata è quella ipotizzata da un commentatore che dice che si tratta di chi dice di essere (una importante compagnia di utility) che cerca di convincere chi è nel Servizio di Tutele Graduali dell'energia elettrica a passare al Mercato Libero.

E' una spiegazione che mi convince perchè nell'STG siamo ancora circa 3 milioni di utenti ed è ormai assodato (come era stato da alcuni anticipatamente previsto) che è un contratto più vantaggioso sia del Mercato Libero, ma anche di quello di Maggior Tutela rimasto per i clienti vulnerabili, a tal punto che l'Arera ha riaperto (credo fino al 30 giugno prossimo) la possibilità per questi ultimi di spostarsi all'STG.

Ma se anche fosse chi dice di essere, perchè telefonare da un numero improbabile e non invece contattare il proprio cliente tramite messaggio cartaceo o eletronico, in cui si spiega l'offerta e si comparano i costi ?

Naturalmente tutto sarebbe più semplice se venisse, puramente e semplicemente, vietata in modo assoluto ogni pubblicità tramite contatto telefonico non richiesto, cosa auspicabile visto il sostanziale fallimento del Registro delle Opposizioni.

domenica 16 febbraio 2025

Ritorna il bel western ?

Scorrendo i titoli delle offerte cinematografiche, ho visto che, oltre alle retrospettive sui classici western degli anni Cionquanta e Sessanta, oltre ai cicli come quello dedicato a Sergio Leone, ci sono nuovi film e telefilm di genere western che arrivano fino ai giorni nostri con Yellowstone.

E proprio dal protagonista di Yellowstone, Kevin Kostner, che già ci aveva provato negli anni Ottanta con Silverado, arriva una affresco dedicato al western classico: Horizon, di cui Sky ha trasmesso il primo capitolo, quasi tre ore di film, che scorrono con piacere e senza pesare.

Non so se sia un fuoco di paglia o, invece, come mi auguro, una autentica riscoperta di un genere che, per quelli della mia generazione, ha rappresentato un educativo sistema di base per imparare la differenza tra giusto e sbagliato, tra buono e cattivo, tra onore e viltà.

Cosa che, successivamente, con la voglia di scandalizzare e con l'ìobbligo quindi di alzare sempre di più l'asticella dello scandalo, si è progressivamente persa.

Mi piace pensare che sia un ulteriore segnale che la sbornia della contestazione alla Tradizione e alla Identità di una Civiltà, la nostra, stia passando.

lunedì 10 febbraio 2025

20 anni fa il primo Giorno del Ricordo

Sono venti anni che si commemora, il 10 febbraio, il Giorno del Ricordo, in memoria dei Martiri Italiani di Istria e Dalmazia, Martiri sia quelli che furono trucidati dai comunisti titini, sia coloro che intrapresero il doloroso percorso da Esule in Patria.

Ormai questa ricorrenza si è consolidata nonostante il tentativo di sminuirne la portata e di manipolarne la Storia.


 

 

domenica 9 febbraio 2025

Blackout

Martedì scorso sono stati trasmessi dalla Rai gli ultimi due episodi della seconda stagione di Blackout, il telefilm di fantascienza, in cui si è cimentata la televisione di stato italiana.

Non sono molti i tentativi che io ricordi, da parte della Rai, di affrontare un soggetto fantascientifico, l'unico, in effetti, che mi viene in mente di poter allocare in tale ambito fu "A come Andromeda", nel bianco e nero dei primi anni Settanta con attori di grande spessore come Luigi Vannucchi, Tino Carraro, Paola Pitagora, Nicoletta Rizzi (che, ricordo, sostituì Patty Pravo, inizialmente scelta per la parte e fu la fortuna della Rizzi).

Blackout, recitato da attori che non conosco e di cui non ricordo il nome, ha il solito difetto della "presa diretta", con i rumori di fondo che in parte coprono le parole sussurrate in un italiano poco elegante e con accentuate inflessioni dialettali, con tutte quelle caratteristiche fonetiche che ci dicono come la recitazione sia ormai appannaggio dei soli doppiatori professionisti e mi domando perchè non pensino di doppiare anche gli sceneggiati in lingua originale italiana, visti gli scadenti risultati che derivano dalla presa diretta.

Scontata la recitazione vocale, quindi, il nuovo esperimento è sicuramente apprezzabile.

La trama si sviluppa secondo i canoni tradizionali del crescendo di tensione, da quella che sembrava una semplice vacanza sulla neve, all'apparizione di un assassino, con una inutile spolveratina di camorra che di questi tempi non si nega nessuno (le alternativa per le marchette sono: camorra, mafia, antifascismo), un'altra piccola marchetta alla moda ambientalista e una terza in chiave antirussa.

Purgata da quei noiosi omaggi alle mode correnti, il telefilm è piacevole, svela, poco alla volta, la verità che non è conosciuta dal gruppo che si ritrova in quell'albergo di montagna e poi si conclude ... omissis ...

Credo sia disponibile su Rai Play con ambedue le stagioni, di otto episodi ciascuna, per un totale di circa sedici ore di trasmissione.

domenica 2 febbraio 2025

Più Italiani nelle squadre di calcio

Il Bologna è uscito dalla Champions, con onore, scrivono sui giornali e dicono i commentatori televisivi.

Da bolognese mi auguro di non dover aspettare altri 60 anni prima di poter rivedere il Bologna nella massima competizione calcistica europea, anche se il Bologna di bolognese non ha nulla (neppure la proprietà) e anche come squadra, non sembra neppure Italiana.

Spesso, quando mi siedo in poltrona a guardare la partita, leggo la formazione che viene schierata e non trovo nessun italiano, se non nel nome dell'allenatore, Vincenzo Italiano appunto, che, per ironia della sorte, è nato a Karlsruhe in Germania.

Sono quindi stato contento di vedere che ieri, contro il Como, hanno segnato i goals della vittoria del Bologna gli unici due Italiani schierati in campo: De Silvestri e Fabbian.

Credo che la Federazione dovrebbe imporre la valorizzazione dei calciatori Italiani, limitando, almeno nel Campionato, l'impiego di calciatori stranieri.

E per rispettare le pretese europee, si dovrebbe stabilire che ogni squadra può tesserare tutti gli stranieri che vuole, ma in campo, per il Campionato Nazionale e magari anche per la Coppa Italia, possono essere contemporaneamente schierati solo un massimo di due o tre stranieri.

Vedere portieri stranieri, da noi che siamo sempre stati la patria dei portieri, è veramente un insulto alla nostra Tradizione calcistica.

Capisco che gli stranieri costino meno (e spesso sono anche dei bidoni dati in pasto ai tifosi solo per la loro carta di identità estera), ma i vivai dovrebbero essere rivalutati, perchè solo dai vivai torneremo ad avere i Bulgarelli, i Rivera, i Riva, i Baggio che oggi ci mancano.

E le due esclusioni consecutive dalla fase finale dei Mondiali, sono lì a ricordarcelo.