Ad ascoltare la radio, soprattutto quando si guida, si è quasi obbligati ad accettare "quello che passa il convento", visto che sarebbe troppo una distrazione cambiare continuamente canale (e, comunque, non mi sembra che ci sia tanta varietà).
Così ascolto anche le trasmissioni religiose, con preti, pastori, pope, imam, rabbini che, con la stessa voce impostata, quasi a essere "posseduti" da una visione metafisica, illustrano la loro dottrina.
In campo religioso mi sembra anche accettabile che i racconti religiosi vengano diffusi con una sorta di cantilena profetica, inappropriato, invece, mi sembra l'utilizzo di quella cantilena da parte di cantanti e attori che ci raccontano la rava e la fava sulle loro "opere", i "messaggi" che dicono di voler veicolare.
E se a me sembra una presa in giro dell'ascoltatore o, meglio, del "fan" che si beve quelle storie, mi sembra anche molto inquietante che qualcuno possa pensare di mandare messaggi tramite film e canzonette, perchè immagini e suoni ci arrivano a ondate contnue e si rischia di accettarli inconsciamente senza che ci si possa tornare, criticamente, sopra, come si farebbe con la lettura di un testo scritto.
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