domenica 2 novembre 2025

La nevrosi del tempo che non c'è

La radio offre trasmissioni per tutti i gusti.

Molte del passato sono state sostituite da nuovi programmi che non sempre fanno onore al mezzo.

Alcune trasmissioni interessanti, vengono rovinate da un conduttore fazioso e di parte che non rende onore a quella che dovrebbe essere la sua professione (di cui si vanta di essere "professionista") e cioè informare, non fare propaganda.

Ma ci sono anche trasmissioni che rispettano pienamente il loro compito e qualificano positivamente i conduttori.

Ping pong con Annalisa Chirico, ad esempio, oppure Sportello Italia diretto da Paola Bonanni o anche l'Edicola che adesso è di Massimo Gilardi.

Purtroppo anche in quelle trasmissioni di autentico servizio, non riescono ad organizzare i tempi per dare la possibilità agli ospiti di sviluppare il loro pensiero perchè il tempo scorre inesorabilmente e "abbiamo solo dieci secondi".

Ma cosa volete che dica uno su argomenti a volte complessi come un investimento, una legge per i consumatori, un commento ad un fatto, in dieci secondi ?

Il bello, cioè il brutto, è che in ogni trasmissione, cinque, dieci o più minuti, a seconda della durata della trasmissione stessa, sono dispersi per trasmettere una canzonetta.

Ma non ci sono le trasmissioni di varietà preposte a inondare l'etere di canzonette ?

Perchè anche nelle trasmissioni di servizio si devono dedicare minuti ad una strimpellata vocale, salvo poi condizionare la possibilità di una risposta, sul tema proprio della trasmissione, completa e articolata ?

Ascoltando spesso la radio, noto che alcune canzoni, alcuni cantanti vengono proposti in continuazione, mentre altri vengono relegati ai margini e senza che le loro canzoni abbiano particolari colpe, visto che voci e canzoni sono ormai tutte uguali.

Lessi, tempo fa, che le case discografiche intervengono per "spingere" i loro cantanti e più passaggi fanno, più il pubblico, abituandosi ad un certo titolo, lo richiede.

A pensare male ... 

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