Il Bologna è uscito dalla Champions, con onore, scrivono sui giornali e dicono i commentatori televisivi.
Da bolognese mi auguro di non dover aspettare altri 60 anni prima di poter rivedere il Bologna nella massima competizione calcistica europea, anche se il Bologna di bolognese non ha nulla (neppure la proprietà) e anche come squadra, non sembra neppure Italiana.
Spesso, quando mi siedo in poltrona a guardare la partita, leggo la formazione che viene schierata e non trovo nessun italiano, se non nel nome dell'allenatore, Vincenzo Italiano appunto, che, per ironia della sorte, è nato a Karlsruhe in Germania.
Sono quindi stato contento di vedere che ieri, contro il Como, hanno segnato i goals della vittoria del Bologna gli unici due Italiani schierati in campo: De Silvestri e Fabbian.
Credo che la Federazione dovrebbe imporre la valorizzazione dei calciatori Italiani, limitando, almeno nel Campionato, l'impiego di calciatori stranieri.
E per rispettare le pretese europee, si dovrebbe stabilire che ogni squadra può tesserare tutti gli stranieri che vuole, ma in campo, per il Campionato Nazionale e magari anche per la Coppa Italia, possono essere contemporaneamente schierati solo un massimo di due o tre stranieri.
Vedere portieri stranieri, da noi che siamo sempre stati la patria dei portieri, è veramente un insulto alla nostra Tradizione calcistica.
Capisco che gli stranieri costino meno (e spesso sono anche dei bidoni dati in pasto ai tifosi solo per la loro carta di identità estera), ma i vivai dovrebbero essere rivalutati, perchè solo dai vivai torneremo ad avere i Bulgarelli, i Rivera, i Riva, i Baggio che oggi ci mancano.
E le due esclusioni consecutive dalla fase finale dei Mondiali, sono lì a ricordarcelo.
Nessun commento:
Posta un commento