domenica 5 febbraio 2023

Il magazzino perduto

Nei giorni scorsi mi sono "scontrato" per due volte con una caratteristica di oggi: la mancanza di magazzino.

Una volta (e non parlo di tanti anni fa) si entrava in un negozio e si chiedeva il prodotto.

Il commesso andava sul retro e arrivava anche con la varianti del prodotto.

Avevano una scorta, un magazzino, ben fornito.

Oggi, che si tratti di un dopo barba o di una batteria per sostuirne una esaurita, la risposta più gettonata è: dobbiamo ordinarla.

Questo ha, come conseguenza, la difficoltà a trovare pezzi di ricambio per prodotti datati, ma ancora perfettamente in grado di svolgere il compito cui sono destinati (un videoregistratore, una aspirapolvere, una centralina per il controllo da remoto del riscaldamento).

Certamente la mancanza di magazzino deriva da esigenze di presentare bilanci meno appesantiti, ma diventa anche un modo per incentivare un certo consumismo, il peggiore, quello che "butta via", per sostituire con il modello più recente, che differisce anche di poco da quello precedente e con il quale, però non ha compatibilità.


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