La notizia, appresa dai quotidiani online, è la morte di un altro giocatore del Bologna che vinse lo scudetto nel 1964 ("lo" scudetto per tutti noi che lo abbiamo vissuto da bambini).
Mirko Pavinato era il "numero 3" in base alla vecchia numerazione, prima che fossero attribuiti i numeri ai singoli calciatori per tutta la stagione.
Era anche il capitano della squadra anche se molti, sbagliando, citano per quel ruolo Bulgarelli che divenne capitano storico solo dopo l'uscita di scena di Pavinato: a quei tempi l'anzianità valeva titolo.
In quella squadra, pur essendone un pilastro fondamentale, Pavinato era però oscurato nella memoria collettiva da Bulgarelli, il ragazzo, nostro concittadino, bandiera che rifiutò sempre trasferimenti che sarebbero stati per lui vantaggiosi in squadre non più blasonate del Bologna, ma che avevano alle spalle presidenti con maggiore possibilià economiche.
Ma nella memoria collettiva si ricordano anche, più di altri, Pascutti, Nielsen ed Haller.
Eppure senza quella difesa che faceva perno su Pavinato, non avremmo vinto lo scudetto.
La squadra si è quasi del tutto ricomposta nell'altrove.
Con noi sono rimasti in pochi.
Tra i titolari certi, il solo Romano Fogli, poi Capra che iniziò da titolare per poi essere sostituito da Furlanis, ma riprendendosi la rivincita nello spareggio quando fu schierato da Bernardini al posto dell'infortunato Pascutti.
Poi il secondo e terzo portiere, Rado (che era titolare prima dell'arrivo di Negri) e Cimpiel.
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