La nuova frontiera dell'azienda (pubblica ... sin troppo !) dei trasporti bolognese è la timbratura continua del biglietto, degli abbonamenti e delle tessere.
Dicono che serva contro l'abusivismo e, anche, per "migliorare il servizio" con la rilevazione del traffico sulle varie linee nelle varie ore del giorno.
A me sembra più un modo per arrivare a giustificare un servizio più costoso per i cittadini e meno frequente.
Intendiamoci: sono dell'idea che qualunque servizio debba essere svolto, se non per guadagnarci, almeno a saldo zero, sennò il disavanzo dovrebbe comunque essere coperto, come sempre dai cittadini e anche da chi quel servizio non utilizza.
Quindi ben venga una riorganizzazione che porti il bilancio in pareggio.
Ma non ci raccontino la grandissima balla dell'evasione al pagamento del biglietto.
Anche per controllare che uno abbia timbrato ripetutamente, deve esserci un "accertatore" (i vecchi controllori, ma forse tale denominazione era troppo sovietica e allora, abituati a cambiare nome - ma non sostanza - hanno preferito "accertatatori") che io continuo a non vedere, mentre continuo a vedere persone (soprattutto stranieri ...) che salgono senza timbrare nulla, quindi evidentemente senza pagare o senza certificare l'uso nei 75 minuti di una seconda o terza corsa.
Se veramente volessero fare la guerra a chi non paga il biglietto, dovrebbero riempire gli autobus di "accertatori" o, meglio ancora, installare i tornelli, così sale nel mezzo solo chi timbra il biglietto.
E se, ancora meglio, privatizzassero il servizio, avremmo un interesse certo al guadagno che stringerebbe (e di molto) le maglie degli accertamenti ed azzererebbe l'evasione.
In fondo, nel pubblico, essendoci sempre Pantalone che paga, chi glielo fa fare di rischiare reazioni violente per controllare se un passeggero ha o no pagato il biglietto ?
Lo stipendio, comunque, arriva sempre ...
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