E siamo a tre.
Tre domeniche obbligati in casa.
Io in casa ci sto bene, l'ultima volta che ci siamo visti P.A.R. mi ha consegnato una decina di gialli di Rex Stout che aveva recuperato svuotando il solaio di casa e se molti li avevo già e già letti, comunque sono una piacevole rilettura.
Quello che non mi piace è che sia un obbligo.
Un consiglio che lasci però libertà individuale di scelta, lo accetterei e, probabilmente, resterei in casa.
L'obbligo a pena di sanzioni anche pesanti per il "reato" che si commette (e questa mattina per radio hanno detto che la procura di Milano starebbe studiando di addebitare un reato che comporterebbe l'arresto fino a sei mesi senza oblazione) non mi piace.
Ieri, in fila dal fornaio, ho assistito al primo scatto di nervi.
Due anzianotti, in coda rigorosamente distanziati, uno dietro all'altro, sono entrati e quando il primo è uscito il secondo gli ha gridato dietro "imbezèl" e il primo si è voltato e gli ha risposto "cretein".
Quando è stato il mio turno ho chiesto alla fornaia cosa fosse accaduto e, in breve, il secondo (con mascherina indossata) non aveva gradito che il primo tenesse la mascherina sul mento mentre ordinava.
E ci si prospettano almeno altre tre settimane uguali ...
Nessun commento:
Posta un commento